di MARIO MEDORI/ Dopo il suo primo mandato da presidente degli Stati Uniti d’America, 2016-2020, è scattato ufficialmente il secondo quadriennio di Donald Trump da inquilino della Casa Bianca. Dopo aver vinto le elezioni presidenziali del 5 novembre scorso battendo la vicepresidente di Joe Biden, la candidata del Partito Democratico Kamala Harris, The Donald ha, infatti, giurato come 47esimo presidente americano. Vicino a lui la first lady Melania (nella foto). Nel suo discorso d’insediamento il tycoon ha detto: “Oggi comincia l’età dell’oro. Dio mi ha salvato la vita perché l’America torni di nuovo grande. Da questo momento in poi il declino americano è finito. Realizzeremo il sogno di Martin Luther King”.
A seguire, l’attacco all’elite definita “estremista e corrotta” di Washington. In questo passaggio del suo discorso, Trump ha fatto un chiaro riferimento alla precedente amministrazione dem di Biden. The Donald è stato chiaro e diretto come solo lui sa essere: “Dichiarerò oggi l’emergenza al confine con il Messico e manderò l’esercito. Deporterò milioni e milioni di migranti criminali. E ci saranno solo due generi sessuali: maschio e femmina”. Mentre, sull’economia ha precisato: “Metterò fine al green new deal e salverò l’industria automobilistica, ponendo fine al mandato sui veicoli elettrici”. E ancora, un riferimento alla corsa allo Spazio: “Pianteremo la nostra bandiera su Marte”. Ovviamente, ha prestato giuramento anche il vice di Trump: J.D. Vance.
La cerimonia dell’Inauguration day funestata dalle condizioni meteo avverse. Per questo motivo, il tutto non si è svolto sulla scalinata occidentale del Campidoglio, cioè davanti alla folla raccolta sul Mall, ma all’interno, nella Rotonda di Capitol Hill. Sempre in Campidoglio, nella President’s room, Donald Trump ha poi firmato i primi decreti. Presente a Washington anche la premier Giorgia Meloni, unico capo di governo dell’Unione Europea. La nostra presidente del Consiglio, nella rotonda di Capitol Hill si è seduta accanto al presidente argentino Javier Milei.
Le ultime mosse del presidente uscente Joe Biden. Prima di concludere il suo mandato, l’esponente del Partito Democratico ha concesso la “grazia preventiva” al dottor Fauci e all’ex generale Miller per tutelarli da eventuali “rappresaglie” di Trump. La risposta del nuovo inquilino della Casa Bianca non si è fatta attendere: “Biden ha concesso la grazia a persone colpevoli di reati molto gravi. Per il resto, The Donald ha ricevuto il buon lavoro dal leader del Cremlino Putin, mentre il presidente ucraino Zelensky ha detto: “Trump uomo forte, siamo pronti a collaborare per una pace giusta”. Dal Medio Oriente, invece, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen si è congratulato con Donald Trump per il suo ritorno alla presidenza degli Stati Uniti. dicendosi pronto a lavorare per la pace.
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