L’imprenditore campano Alfredo Romeo è stato arrestato questa mattina in relazione ad un episodio di corruzione nell’ ambito dell’ inchiesta Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione. Nei confronti di Romeo il gip del tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato eseguito dal comando Carabinieri tutela ambiente, dai militari dell’ Arma di Napoli e dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Napoli.
Nell’inchiesta Consip sono coinvolti anche il ministro Luca Lotti, due alti ufficiali dei Carabinieri, Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, per il reato di concorso in traffico di influenza. Il padre di Renzi sarà interrogato in settimana.
Il procedimento all’attenzione dei pm romani è uno stralcio dell’inchiesta avviata a Napoli e inviata a Roma per competenza territoriale. Nell’inchiesta a fine dicembre erano stati indagati anche il ministro Luca Lotti, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette e il comandante della Legione Toscana dei carabinieri, il generale Emanuele Saltalamacchia. Nei loro confronti la Procura contesta i reati di rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento. Il reato di traffico di influenza, contestato a Tiziano Renzi in concorso con altri, è stato introdotto nel codice penale nel 2012. Mira a colpire anche il mediatore di un accordo corruttivo al fine di prevenire la corruzione stessa.
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