di FABIO CAMILLACCI/ A meno di una settimana dall’inizio, è tempo di verdetti a Russia 2018. Il secondo turno dei gironi è cominciato da poco e già si registrano: le prime nazionali qualificate agli ottavi di finale, le prime eliminate e quelle che ipotecano l’accesso alla fase a eliminazione diretta. A un turno dal termine, gruppo A: Russia e Uruguay avanti (6 punti a testa), Egitto e Arabia Saudita a casa (zero punti per entrambe). Gruppo B: Spagna e Portogallo al comando a braccetto (4 punti), Marocco fuori (zero punti), Iran quasi (anche se i sorprendenti asiatici sono ancora in corsa per il grande sogno). Contro la “Roja” di Hierro, grande catenaccio iraniano poi, con un pizzico di fortuna, ci pensa Diego Costa. Basta l’1-0 ma quanta sofferenza per le “furie rosse” iberiche per sfondare il muro alzato dal c.t. Queiroz. Iran comunque pericoloso: sullo 0-0 e dopo la rete spagnola. L’Uruguay con identico punteggio supera l’Arabia Saudita e regala a mister Tabarez (che lotta contro una brutta malattia neurodegenerativa) la gioia degli ottavi. Forza Oscar! Decide la sfida con i marocchini il “pistolero” Suarez che festeggia al meglio le 100 presenze con la Celeste e il terzo figlio in arrivo. Lunedì prossimo a Samara, padroni di casa e uruguagi si giocheranno il primo posto. Il Portogallo contro un Marocco che non meritava di perdere, ringrazia ancora una volta CR7, il supereroe (oggi la Marvel li chiama “Avengers”. In homepage e a destra: un fotomontaggio con Ronaldo e Capitan America). Cristiano match-winner dopo soli 4 minuti: capocciata da centravanti d’altri tempi per Ronaldo che torna capocannoniere in solitudine con 4 centri.
Indovina chi viene a cena a Mosca? Un ospite indesiderato. Si tratta di Sepp Blatter che si è presentato al Mondiale, ospite del presidente russo Vladimir Putin (nella foto in basso Putin e Blatter). Quindi nessuno può dir niente perché lo ha invitato lo “Zar” che è il padrone di casa. Sicuramente per ricambiare vecchi favori, come anticipato il giorno dell’assegnazione del Mondiale, nel 2010, quando lo stesso Putin gli disse: “Non la ringrazieremo mai abbastanza”. Quindi, si sapeva che l’ex boss Fifa stava preparando un viaggio nella terra che non finirà mai di ringraziarlo: in fondo è soprattutto merito suo se il Mondiale 2018 si svolge in terra russa. Blatter, che ha sempre negato il voto per il Qatar (in terra araba però si terranno i Mondiali 2022), non ha mai nascosto la preferenza personale per Russia 2018.
Joseph S. Blatter, da delfino di Havelange e plenipotenziario Fifa alle condanne. Il 29 maggio 2015 Sepp venne rieletto presidente della Federazione mondiale tra le polemiche dopo anni di regno incontrastato. Però, dopo soli quattro giorni, il 2 giugno, fu costretto ad annunciare le sue dimissioni dalla carica di presidente, che deteneva da quasi 17 anni, in seguito allo scandalo corruzione che aveva colpito la Fifa pochi giorni prima con ben 7 dirigenti arrestati. L’8 ottobre Blatter venne sospeso per 90 giorni dal Comitato Etico Fifa per sospetta corruzione, in seguito alla scoperta di un pagamento di 2 milioni di euro versato a favore di Michel Platini (presidente Uefa) nel 2011 per lavori svolti tra il 1999 e il 2002. Il 21 dicembre successivo lo Comitato Etico FIFA lo giudicò, insieme a Platini, colpevole di corruzione, condannando entrambi ad una squalifica di otto anni (in seguito ridotta a sei). Come se non bastasse, nel novembre 2017 Blatter è stato accusato anche di molestie sessuali dalla calciatrice statunitense Hope Solo, alla quale avrebbe toccato il sedere durante la cerimonia di consegna del Pallone d’oro nel gennaio del 2013. Blatter ha sempre negato le accuse. Ecco perchè è stato accolto con grande diffidenza a Russia 2018. Ma si sa, a volte ritornano.
Commenta per primo