Insegnanti: pronto solo il 7% delle graduatorie dei vincitori del “concorsone”

A due settimane dal termine ultimo del 15 settembre per la nomina in ruolo dei vincitori del concorsone per docenti, solo 111 delle 1.484 graduatorie finali previste sono pronte, avendo completato sia le prove scritte sia quelle orali. “Commissioni di concorso e Uffici scolastici regionali sono febbrilmente impegnati in questi giorni nel rush finale per approvare il maggior numero possibile di graduatorie di merito, ma ormai per molte procedure concorsuali non ci sono più i tempi tecnici, con conseguente slittamento di un anno dell’entrata in servizio dei vincitori”, sostiene Tuttoscuola, che ha elaborato un report sull’avanzamento del concorso scaricando i dati degli Uffici scolastici regionali, graduatoria per graduatoria.

Tuttoscuola parla di una “ecatombe di candidati”, che porterà alla non copertura di oltre 20 mila posti sui 63.712 messi a concorso. Secondo i numeri riportati da Tuttoscuola, la macchina organizzativa ha impegnato oltre 5 mila commissari d’esame per la correzione di 1 milione e 402 mila quesiti, di cui quasi la metà ancora da correggere, sottoposti a 175 mila candidati. Ad oggi però le graduatorie pronte sono solo il 7,5% di quelle previste.

Tantissime sono le procedure concorsuali – secondo la fotografia scattata da Tuttoscuola – per le quali si devono ancora svolgere gli orali. A metà agosto aveva concluso la correzione delle prove scritte circa il 60% delle commissioni, e sono tante quelle per le quali non si è ancora chiusa la correzione degli scritti (tra queste la maggior parte di quelle riguardanti i posti comuni di scuole dell’infanzia e primaria, che coinvolgono più della metà dei candidati, 101 mila su 175 mila).

Delle 111 graduatorie al traguardo – sempre secondo l’analisi di Tuttoscuola – si prevedevano 2.959 posti a concorso, ma, per effetto dei tanti candidati bocciati attestati intorno al 55%, il numero dei vincitori risulterà insufficiente per assicurarne l’intera copertura: i vincitori saranno 2.080 (70,3%) e, conseguentemente, rimarrà vacante il restante 29,7%, pari a 879 posti. Per lo più si tratta di graduatorie di concorsi minori con numero ridotto di posti e di candidati, ma forniscono già un dato per quanto potrebbe avvenire anche nelle altre graduatorie di merito.

Vi sono, però, anche concorsi di tutto rispetto, come quello dei posti di sostegno dell’USR Piemonte (in palio 378 posti nel triennio) dove in graduatoria finale di merito sono risultati iscritti solo 130 candidati che a malapena copriranno il fabbisogno immediato, lasciando vacanti per i due prossimi anni 248 posti.

In Lombardia si sono chiuse solo 9 procedure concorsuali su 104 (4%), con il 20% di posti vacanti.

In Sardegna si sono chiuse il 14% delle procedure, con ben il 42% di posti vacanti (113 sui 268 posti banditi). La regione più avanti è il Piemonte, con il 23% delle graduatorie concluse. Quante altre graduatorie di merito, oltre alle prime 103, riusciranno ad essere approvate in tempo utile per le nomine dei vincitori? Secondo Tuttoscuola saranno 700-800, non di più. Vi sarebbe la copertura di 13-15 mila posti, ma rimarrebbero vacanti per i prossimi due anni tra i 5.400 e i 6.200 posti. Facendo una proiezione sulle procedure concorsuali fuori tempo massimo, il totale dei posti vacanti per il triennio potrebbe superare le 20 mila unità, stima Tuttoscuola. Per le altre graduatorie sarà inevitabile lo spostamento di un anno degli effetti applicativi delle graduatorie di merito.

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