di FABIO CAMILLACCI/ Inter punita dagli episodi. Nell’andata degli ottavi di finale di Champions League, il Liverpool espugna lo stadio Meazza con due reti arrivate tra il 75′ e l’83’ e ipoteca il passaggio ai quarti. Adesso ai nerazzurri servirà un’impresa nel tempio “Reds” di Anfield Road per andare avanti. L’8 marzo prossimo la squadra di Simone Inzaghi dovrà infatti vincere con tre gol di scarto per passare il turno. Con due gol di scarto in favore di Dzeko e compagni si andrebbe, invece, ai tempi supplementari e ad eventuali calci di rigore. Ricordiamo che da quest’anno in Europa nelle gare di andata e ritorno, non valgono più “doppio” i gol segnati in trasferta.
L’Inter per 75 minuti ha giocato alla pari con il Liverpool. Primo tempo di grande equilibrio con pericolose accelerazioni degli ospiti anche se l’Inter recrimina per la traversa colpita da Calhanoglu: splendida giocata del turco ben imbeccato da Perisic, letteralmente scatenato sulla fascia sinistra. Nella ripresa il copione cambia e per 30 minuti i padroni di casa spaventano la compagine di Klopp con reiterati attacchi e improvvise ripartenze. Ma i nerazzurri hanno il torto di sbagliare sempre l’ultimo passaggio vanificando le potenziali occasioni da rete prodotte. Troppo fioretto e niente spada da parte degli uomini di Inzaghi.
Le mosse di Jurgen Klopp cambiano il match. Dopo aver inserito Firmino a inizio secondo tempo, il tecnico tedesco dei “Reds” decide di fare altri tre cambi in un solo slot. Le mosse si rivelano vincenti. Firmino lancia i suoi con un perfetto colpo di testa su calcio d’angolo; palombella beffarda per Handanovic (nella foto Gazzetta dello Sport: il colpo di testa vincente di Firmino). Passano 8 minuti e Salah raddoppia sugli sviluppi di un calcio di punizione. Altro dato che deve far riflettere in casa interista: due reti subite su altrettanti calci piazzati. Rimane comunque la bella prestazione contro una delle squadre più forti d’Europa.
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