di FABIO CAMILLACCI/ Lo scrivemmo tempo fa e lo ribadiamo: è un calciomercato estivo molto strano. Sicuramente anche per colpa della decisione di allungare come in passato, a Serie A iniziata, la data di chiusura. L’anno scorso le trattative terminarono dopo Ferragosto alla vigilia della prima di campionato. Quest’anno: game over solo il 2 settembre, dopo i primi due turni di A. E come spesso accaduto in passato, tornano di moda le ataviche caratteristiche del mercato: all’inizio si fa tanto (soprattutto per fare plusvalenze e mettere a posto i bilanci), in mezzo si fa poco o nulla (come sta accadendo), alla fine si fa tutto. Una storica filosofia che purtroppo vale per tutti i club. Club attendisti e pronti a sfruttare ogni occasione, fosse pure last minute. Intanto, continua a tenere banco il valzer delle punte. L’atteso domino non è partito nemmeno con l’ingaggio di Lukaku da parte dell’Inter.
Domino bloccato. Alla vigilia di Ferragosto, il nuovo film dedicato al valzer delle punte, ruota attorno ai seguenti attori protagonisti: gli juventini Dybala e Higuain (esuberi o indesiderati della Juventus, chiamateli come volete), l’interista Icardi (escluso da tempo dal progetto Conte) e il romanista Dzeko (il bosniaco da marzo si è accordato con i nerazzurri, ma la Roma se non trova un sostituto all’altezza non intende farlo partire). Diciamo che tutto questo è diventato un po’ il gioco dei veti: con Inter e Juventus in cabina di regia, la Roma alla finestra e il Napoli in attesa. La Vecchia Signora e la Beneamata (come la chiamava il grande Gianni Brera) si marcano a vicenda. L’amministratore delegato dei nerazzurri Giuseppe Marotta da tempo ha frenato su Edin Dzeko, per il quale la Roma chiede 20 milioni, nonostante abbia 33 anni e sia a un anno dalla scadenza di contratto con i giallorossi.
Le frenate dell’Inter. Marotta ha frenato sull’attaccante bosniaco perché altrimenti la Roma avrebbe i soldi per prendere Higuain dalla Juve, togliendo così un problema a Madama alle prese con ben 6 esuberi da fare. Sei calciatori che pesano come un macigno sul bilancio bianconero alla luce delle regole del fair-play finanziario Uefa. Allo stesso tempo, l’alto dirigente interista spera che Dybala (che piace tanto all’Inter) non parta per Parigi destinazione Paris Saint Germain; perché a quel punto i bianconeri avrebbero i soldi per prendersi Mauro Icardi. L’Inter infatti non vuole dare Maurito agli odiati rivali di sempre.
Il primo obiettivo di Marotta è quindi arrivare allo scambio Icardi-Dybala. In tal caso, Dzeko resterebbe alla Roma e Higuain alla Juve. Secondo obiettivo è evitare che il marito di Wanda Nara finisca in bianconero senza Dybala in cambio. Ecco perché in alternativa, l’a.d. nerazzurro punta a far sì che Icardi vada alla Roma (in cambio di Dzeko e 35 milioni di euro), o al Napoli (in cambio di 55-60 milioni di euro). E’ tutto molto ingarbugliato, complesso e in continua evoluzione. La situazione potrebbe sbloccarsi dopo Ferragosto, ma non ci stupiremmo se il domino partisse e si completasse soltanto in extremis il 2 settembre prossimo. Tipo: Dzeko all’Inter, Icardi alla Juve, Higuain alla Roma e Dybala al Psg. Ma può succedere veramente di tutto. Intanto, come titolo del film proviamo a usare questo: “L’intrigo di Ferragosto”.
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