Matteo Salvini, alla vigilia del terzo giro di consultazioni-lampo dei partiti fissato da Mattarella per la sola giornata di lunedì, dice di no all’ipotesi di un “tecnico” a Palazzo Chigi per un “governo del presidente”. E propone: “Se di governo tecnico, di scopo o istituzionale si vuol parlare, l’incarico va dato partendo da chi ha vinto le elezioni, escludo qualsiasi tecnico alla Monti. E ribadisco l’invito al M5S per fare insieme un governo a tempo per realizzare poche cose e bene“.
Questa sarà dunque la proposta che Matteo Salvini esporrà al presidente Sergio Mattarella lunedì, come ha anticipato in conferenza stampa a Milano. Il segretario della Lega ha indicato anche la durata di questo eventuale governo: “fino a dicembre“.
“Si può chiedere al presidente Mattarella, per evitare l’ennesimo governo tecnico irrispettoso per gli italiani, che escludo, un governo che – ha spiegato – si faccia carico di attuare in fretta e bene poche cose: una legge elettorale che mandi al governo chi prende un voto in più, come accade per le regionali, bloccare l’aumento di Iva e accise rispettando i parametri europei, andare a Bruxelles a dire che prima viene l’interesse nazionale, iniziando a respingere il nuovo bilancio Ue”. Ed ha aggiunto: “Dove c’è il Pd, dove c’è Renzi e i renziani non ci sono io”. “Sui giornali sto leggendo di nomi di candidati premier a cui io dico di no: non appoggerò mai governi guidati da dame di compagnia della Commissione europea”.
Invece Di Maio insiste per nuove elezioni elezioni in tempi ravvicinatissimi e non prende in considerazione la sortita di Beppe Grillo, che ha riproposto inopinatamente un referendum sull’euro, improponibile perché non consentito dalla Costituzione: al più potrebbe avere semplice carattere consultivo.
Il Pd tace ufficialmente, mentre alcuni suoi esponenti continuano a duellare con dichiarazioni di reciproca smentita sul significato della fiducia rinnovata (ma solo fino all’Assemblea nazionale, ci cui non è stata fissata la data) al segretario reggente Maurizio Martina. (e. s.)
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