di FABIO CAMILLACCI/ Sorteggio agrodolce per le due italiane ancora in corsa in Europa League. L’urna di Nyon ha riservato gli ucraini della Dinamo Kiev alla Lazio di Simone Inzaghi che giocherà in casa l’andata degli ottavi di finale. Primo turno davanti ai propri tifosi anche per il Milan che se la vedrà col temibile Arsenal di Wenger. Questi gli altri accoppiamenti: Lipsia-Zenit, Atletico-Lokomotiv, CSKA-Lione, Marsiglia-Athletic, Sporting Lisbona-Viktoria Plzen e Dortmund-Salisburgo. Gare di andato l’8 marzo, mentre il ritorno è previsto il 15 marzo. Il Milan giocherà la partita di San Siro alle 19 mentre il ritorno dell’Emirates di Londra comincerà alle 21.05. Per la Lazio, invece, andata in casa alle 21.05 e ritorno in Ucraina alle 19.
In Europa League passano soltanto Lazio e Milan. Flop Napoli: la vittoria in Germania non basta. Beffa Atalanta, il Borussia elimina la “Dea”
Europa sempre amara per l’Italia: solo due squadre su quattro volano agli ottavi di finale di Europa League. Nonostante la vittoria per 2-0 nel ritorno di Lipsia (dopo l’1-3 di Fuorigrotta per i tedeschi), il flop più grande resta comunque quello del Napoli. Azzurri fuori da tutto: non gli resta che il campionato. Questo può essere veramente un “anno santo” per i partenopei grandi favoriti per lo scudetto, ma, al momento la squadra di Sarri ha fallito tutti gli appuntamenti importanti: eliminata dalla fase a gironi di Champions League e retrocessa nell’ex Coppa Uefa, si ferma addirittura ai sedicesimi di finale; senza dimenticare l’eliminazione dalla Coppa Italia a opera dell’Atalanta che fu corsara al San Paolo. A oggi quindi gli sperticati elogi nei confronti del tecnico toscano-napoletano, sono del tutto ingiustificati: sarà una stagione totalmente fallimentare per il Napoli se non dovesse arrivare il tanto agognato tricolore. Comunque, per quanto riguarda stasera: missione compiuta. Sarri voleva uscire da tutto per puntare al titolo e così è stato. Unica nota negativa: qualche energia di troppo andata via in vista del match di Cagliari, per il quale tra l’altro andranno valutate le condizioni di Mario Rui, uscito anzitempo per un colpo al piede sinistro. Ultimo appunto: magari il Napoli vincerà pure lo scudetto ma a oggi non è un grande squadra perché le grandi squadre lottano fino in fondo su tutti i fronti. Juventus docet.
Beffa tremenda per l’Atalanta. La compagine di Gasperini ad esempio ha dimostrato di essere più grande del Napoli nella mentalità. Dopo l’immeritata sconfitta di Dortmund per 3-2, gli orobici sfiorano l’impresa nel ritorno al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Borussia fortunato come tra le mura amiche. L’Atalanta invece passa subito in vantaggio con Toloi, poi sciupa almeno tre occasioni per raddoppiare (clamorose in particolare quelle fallite da Gomez e Cristante) e nel finale incassa la rete che la elimina in un’azione risolta da Schmelzer (foto). Una rete peraltro favorita da un errore del portiere Berisha. Un vero peccato per la “Dea” in versione europea. Solo applausi per i bergamaschi di Gasp che escono a testa altissima.
Rimonta Lazio. All’Olimpico tutto facile per i biancocelesti che ribaltano l’1-0 dell’andata guadagnando la qualificazione agli ottavi con un rotondo 5-1. Gara in discesa già nel primo tempo, grazie a una doppietta di Immobile, che apre le danze dopo soli 7 minuti e un gol di Bastos di testa, subentrato a Caceres infortunato. La Steaua non regge l’urto, specialmente in difesa e a inizio ripresa arriva anche il gol di Felipe Anderson. Poi Immobile, tornato in versione “super Ciro” alla prima da titolare in Europa League, segna il gol numero 31 in stagione, (record personale). Nel finale Gnohere, già a segno all’andata, trova il gol per la Steaua, con un sospetto tocco di mano, seppur involontario.
Allenamento a San Siro per il Milan. La Top 11 di Gennaro Gattuso è servita. No, non parliamo degli undici calciatori schierati stasera dal tecnico di Schiavonea (Calabria) per l’1-0 ai bulgari del Ludogorets che chiude la pratica, ma della splendida striscia di risultati consecutivi infilati da “Ringhio” sulla panchina rossonera: ben 11 tra campionato e coppe. Un gran bel bilancio per Gattuso sempre più vicino alla conferma per la prossima stagione: 3 pareggi e 8 vittorie di cui 4 nelle ultime 4 gare e senza mai prendere gol. Che in porta ci sia Gigio o Antonio Donnarumma, come oggi contro i bulgari, non fa differenza, e anche questa è una notizia. Insomma, il Milan che domenica si presenterà all’Olimpico per proseguire la scalata in campionato, ci ha preso gusto; che in campo scendano i titolari o che si faccia turnover. La Roma dai due volti vista col lo Shakhtar in Champions è avvertita. Questo Milan fa paura.
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