di FABIO CAMILLACCI/ Trionfo azzurro al Giro delle Fiandre, il giorno dopo. Alberto Bettiol comincia a realizzare e si dimostra ancor più euforico dicendo: “Ora inizio a rendermi conto. Questa vittoria è un punto di partenza e non di arrivo, la mia stagione è molto intensa e cercherò di restare con i piedi per terra e farvi emozionare”. Il 25enne corridore toscano ha rivelato la sua grande gioia ai microfoni di Radio Sportiva: “Il giorno dopo c’è tanta stanchezza e tanta emozione, piano piano comincio a rendermi conto di quello che ho combinato. La vittoria di ieri ripaga anche le persone che hanno sempre creduto in me, lavorando nel silenzio anche nei momenti più bui. E’ un bel premio per tutti”. Da Bettiol ovviamente anche uno sguardo al futuro: “Vincere nelle Fiandre è tanta roba, un valore aggiunto nella mia carriera. Purtroppo o per fortuna la mia vita ora cambia, è tutto una sorpresa, cercherò di restare me stesso. Mi fa piacere che gli appassionati si emozionino anche per le mie gesta”.
L’ultimo italiano a vincere il Giro delle Fiandre fu Ballan nel 2007. A tal proposito Bettiol ha detto: “Passaggio di consegne con Alessandro? Sono cresciuto con le sue imprese, essere confrontato con lui o Bartoli mi fa comunque effetto, ancora non riesco a rendermene conto”. Dal corridore di Poggibonsi anche una precisazione sulla sua particolare esultanza: “Era per i miei amici commentatori italiani, un gesto un po’ ironico, perché ogni volta scherzando mi dicono di farmi riconoscere all’arrivo per non farmi scambiare con altri ciclisti”. La battuta finale invece è per il trionfo di Marta Bastianelli nel Giro delle Fiandre donne: “Inizialmente non pensavo avesse vinto, poi quando ho realizzato mi sono complimentato con lei. E’ stata davvero una grande giornata per i colori azzurri”.
La grande soddisfazione del c.t. azzurro Davide Cassani che ha sempre considerato Bettiol un suo pupillo. Cassani ha dichiarato: “Ho sempre creduto in lui, è un predestinato. Non è un caso che l’ho portato in azzurro a Bergen, nel 2017, e lui mi ha ripagato con una prestazione di altissimo livello. Alberto ha vinto da campione, partendo nientemeno che sul terzo e ultimo passaggio del Vecchio Kwaremont. Ha fatto qualcosa di eccezionale: un numero di gran classe, a conferma del suo indubbio talento”. Il futuro è dalla sua parte e Cassani conferma: “È un passista eccezionale, un cronoman eccellente e anche allo sprint sa dire la sua. Ne sono convinto: può far bene anche all’Amstel e alla Liegi”. Bettiol ora può solo migliorare.
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