Entusiasmo dei cubani per la riapertura dell’ambasciata americana nell’Isola caraibica e per l’alzabandiera a stelle e strisce avvenuto ieri dopo 54 anni, ma al tempo stesso sottolineatura che Cuba non ha intenzione di negoziare con Washington la gestione dei propri affari interni.
E’ questa la risposta del governo di Raul Castro al discorso del segretario di stato americano John Kerry, che aveva definito improbabile, per ora, la rimozione dell’embargo degli Stato Uniti verso quel paese fino a quando L’Avana non si mostri pronta ad affrontare il dossier dei diritti civili.
“Le decisioni sugli affari interni non sono negoziabili”, ha detto Josefina Vidal, direttore dell’ufficio Affari con gli Stati Uniti del ministero degli Esteri cubano,”e non saranno mai oggetto di colloqui con gli Stati Uniti”.
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