Dopo una serie di lungaggini burocratiche che nulla hanno a che vedere con la volontà di organizzatori e direzione artistica, è stata ufficialmente presentata la 36° edizione di Roccella Jazz Festival – Rumori Mediterranei, una delle rassegne più longeve d’Italia, da anni punto di riferimento per appassionati e critici del settore, che si svolgerà dal 13 al 22 agosto.
La sua anima avanguardista ed internazionale sono alcuni dei cardini su cui si è poggiato l’operato di Sisinio Zito, l’indimenticabile senatore ed intellettuale roccellese, cui è ovviamente dedicata questa particolare e sofferta edizione del festival, di cui Zito è stato il deus ex machina fino ai suoi ultimi giorni di vita. Il direttore artistico Vincenzo Staiano (che ha firmato il programma insieme a Paola Pinchera) e il sindaco Giuseppe Certomà, lo hanno ricordato con emozione e sincerità, parlando di questa edizione, il cui eloquente sottotitolo è “Sisong- canzone per Siso”, che partirà sabato 13 agosto, ore 11, in Largo Colonne, con il concerto di cui saranno protagonisti Irit Dekel &Eldad Zitrin – Last of Songs, interessante formazione costituita dagli israeliani Irit Dekel (voce), Eldad Zirtin (voce, fisarmonica, piano e sax soprano), Adi Har Zvi (basso) ed Elad Cohen Bonen (batteria) che presenterà un repertorio di celebri standards, personalmente riarrangiati che costituisce l’ossatura dello splendido album d’esordio omonimo.
Si proseguirà lunedì 15, (ore 10:30, ancora in Largo Colonne) con Simona Calipari Archè Project, quintetto formato da Simona Calipari (voce), Francesco Scaramuzzino (pianoforte), Gianni Ciampà (chitarra), Luciano Cefalà (contrabbasso) ed Emanuele Fuduli (batteria), musicisti molto affermati sul territorio calabrese, con un programma molto gradevole e propedeutico ad ascolti più approfonditi e per questo ancora più prezioso.
Martedi 16 ( ore 10:30, in Largo Colonne), sarà la volta di Re Niliu, nome storico del folk calabrese, la cui anima mediterranea andrà molto bene ad amalgamarsi fra jazz e world music. Nel meritevole intento di allargare anche al comprensorio la propria offerta artistica, il festival si sposterà a Siderno, alle 21,30, presso la Villa Comunale scenario perfetto del concerto Illogic Trio, composto da Lucio D’Amato (pianoforte), Luciano Napoli (basso) e Ugo Rodolico (batteria). Tensione melodica, armonica e ritmica sono i tre elementi predominanti nella musica originale di questa line-up che punta dritto a delle nuove forme stilistiche ed espressive. Si proseguirà con Un Poco Loco, progetto che vede protagonisti Fidel Fourneyron (trombone), Geoffroy Gesser (sax tenore e clarinetto) e Sebastien Beliah (contrabbasso), in collaborazione con Association Jazzé Croisé – Jazz Migration. Il trio offrirà una rilettura strettamente personale del periodo bop associato a Bud Powell e Charlie Parker, con una notevole propensione allo swing.
Mercoledi 17 (ore 21:30, ancora presso la Villa Comunale di Siderno), il concerto dell’emergente pianista Daniele Gorgone, il cui quartetto ospiterà il brillante trombettista Jim Rotondi, molto attivo sulla scena off newyorkese che ha fra i suoi mentori niente meno che Freddie Hubbard, completato da Daniele Sorrentino (contrabbasso)ed Elio Coppola (batteria).
Giovedi 18 a Roccella Jonica, si terrà un workshop sul jazz a cura del sassofonista Carmelo Coglitore.
Da venerdi 19 il festival entra nel vivo nella tradizionale e suggestiva cornice del teatro al Castello di Roccella Jonica con Luca Aquino, che presenterà in anteprima Blake Cloud, il suo nuovo progetto con incroci letterari, in cui il trombettista, flicornista e compositore campano dal suono profondamente evocativo, pone le basi per una sua nuova estetica. Sergio Casale (sassofoni, flauto ed elettronica), Carolina Bubbico (voce e tastiere), Roberto Cherillo (voce e tastiere), Antonio Jasevoli (chitarre), Dario Miranda (basso) e Lele Tomasi (batteria) completeranno un gruppo ad alta gradazione di talento. Inoltre, vi saranno le videoproiezioni a cura di Neocortex.
Nei giorni successivi si esibirà il quartetto pianoless Anderson – Van Kemenade – Glerum – Bennink, costituito da Ray Anderson (trombone), Paul Van Kemenade (sax), Ernst Glerum (contrabbasso) e Han Bennink (batteria) (foto). Nonostante le autorevolissime presenze di Anderson e Bennink, autentici protagonisti dell’avanguardia contemporanea, si tratta di quattro brillanti jazzisti che dialogano fittamente e simbioticamente adornando la loro performance con evidenti richiami al free jazz. Successivamente, il concerto firmato COJ & SECOND TIME special guest Alexander Balanescu, sublime interprete del violino moderno. L’ensemble diretto dall’eccellente pianista Claudio Cojaniz, al quale è stata commissionata una composizione a ricordo del senatore Zito, è completato da Mirko Cisilino (tromba e flicorno), Gabriele Cancelli (tromba e cornetta), Toni Costantini (trombone), Leo Virgili (trombone), Alessandro Turchet (contrabbasso e basso), Luca Colussi (batteria) e Luca Grizzo (percussioni).
Il sipario di Roccella Jazz Festival 2016 calerà lunedi 22 agosto, alle 21, al Teatro Castello. O Neuròtico e As Histéricas, quintetto composto da Arrigo Barnabè (voce e tastiere), Maria Beraldo Bastos (clarinetto e voce), Anna Trèa (chitarra e voce), Ana Karina Sebastiao (basso elettrico e voce) e Marià Portugal (batteria e voce) coinvolgeranno gli astanti con il loro originale latin jazz di fattura brasiliana. In chiusura, il Lovano – Faraò – Danielsson – White Quartet, quartetto di caratura mondiale formato da Joe Lovano (sax), Antonio Faraò (pianoforte), Lars Danielsson (basso) e Lenny White (batteria), quattro autentici fuoriclasse dei loro rispettivi strumenti presentati in esclusiva meridionale a suggello di un edizione coraggiosa e da supportare, nel disegno originale voluto da Sisinio Zito.
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