Borsa italiana non dispone la quotazione in Borsa della Banca Popolare di Vicenza. E’ quanto si legge in una nota. “Non sussistono i presupposti per garantire il regolare funzionamento del mercato”, spiega. Pertanto, il provvedimento di ammissione delle azioni in Borsa “è da considerarsi decaduto”. Dopo lo stop, immediato peggioramento dei titoli bancari. Banco Popolare cede il 7,3% ed è maglia nera, Bpm il 6,04%. Mps perde il 5,5%, Ubi banca il 4,9%. Unicredit segna -3,6%. Il Ftse Mib chiude la seduta con -0,97% a 18.420 punti.
Quotata o no, il destino della Banca Popolare di Vicenza è comunque segnato. La prima mossa sarà rivoluzionare il cda; poi sarà ripensata l’azione di responsabilità contro la gestione dell’ex presidente Gianni Zonin non votata dall’assemblea del 26 marzo scorso. Intanto Atlante – gestore di azioni (70%) e più avanti di insolvenze bancarie (30%) – cercherà un partner industriale tra i fondi chiusi per un veloce rilancio.
Oggi intanto a Firenze nuove contestazioni (foto) a Matteo Renzi dai sottoscrittori di obbligazioni delle banche salvate e in particolare dell’Etruria.
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