Weekend con botta e risposta tra le due squadre torinesi e le due squadre romane. E per un soffio i giallorossi non sono riusciti a ricambiare a Torino (contro i granata), il colpo che Torino (con i bianconeri) aveva inferto ventiquattro ore prima a Roma (con la vittoria della Juve sulla Lazio). Risultato: sabato 1 a 1 tra Torino e Roma, venerdì sera 0 a 2 tra Lazio e Juventus.
Inter-Genoa 1 a 0
Poi è arrivato in serata il successo dell’Inter contro il Genoa, che riporta i nerazzurri in testa alla classifica. Roberto Mancini tira fuori la mossa che spiazza: ancora una volta lascia in panchina Icardi che in questo avvio di campionato mostra lacune e difetti e soprattutto non riesce a soffrire e lottare come i suoi compagni, cattivi quanto basta e forse un po di più. Spazio a Palacio che eredita la fascia di capitano. Rivoluzione in campo con il ritorno di Melo e la scelta di puntare su Ljajic, Jovetic e Biabiany. Gasperini torna a San Siro dove non ha lasciato buoni ricordi, protagonista di una fase oscura dell’Inter di qualche tempo fa. La cabala dell’1-0 premia l’Inter per l’ottava volta in questo campionato. Roberto Mancini cerca e trova l’allungo contro il Genoa: i nerazzurri – trascinati da un grande Ljajic che segna il gol partita – battono la squadra di Gasperini e tornano in vetta alla classifica con 33 punti. Dopo la sconfitta di Napoli (onorevole ma pur sempre una sconfitta), cresce l’autostima e sale l’ambizione di chi vuole puntare dritto al titolo. Ennesima espulsione, la quinta finora, per l’Inter: a pochi minuti dalla fine scatta il rosso (doppia ammonizione) per D’Ambrosio. Si arrabbia Mancini che ancora non ha metabolizzato i cartellini di Nagatomo al San Paolo.
Il dato più significativo di questi tre anticipi della 15/a giornata del campionato di serie A resta il recupero di posizioni della Juve in classifica con la quinta vittoria consecutiva ottenuta all’Olimpico sulla Lazio per 2 a 0. Una vittoria che porta la doppia firma di Dybala, anche se il primo gol è di fatto un’autorete (di rimbalzo) di Gentiletti.
I gol: al 7′ del primo tempo corta respinta raccolta da Dybala in area, tiro-cross violento che colpisce Gentiletti e termina in rete. Al 32′ del primo tempo azione di Mandzukic che appoggia al limite per Dybala, stop e sinistro al volo vincente all’angolino.
La Lazio ha voluto omaggiare il Giubileo – che sarà inaugurato l’8 dicembre – presentandosi in campo con sulla maglia la Basilica di San Pietro stilizzata e la scritta “Giubileo 2015 – Anno Santo della Misericordia”. “La Lazio – ricorda il responsabile della comunicazione biancoceleste Stefano De Martino – è molto attenta alle vicende extra calcio, come quando abbiamo commemorato la tragedia di Charlie Hebdo e come quando abbiamo deciso di mettere sulla divisa la scritta contro il razzismo”. Questa maglia poi verrà consegnata dal presidente Lotito direttamente al Papa. Lo farà il presidente, ma idealmente la consegneranno tutti i tifosi della Lazio”.
Torino-Roma 1 -1
I giallorossi sono andati in vantaggio con Pjanic al 38′ del secondo tempo; ma il pari granata arriva con Maxi Lopez su rigore al 94′.
I gol: al 38′ del 2° tempo punizione tagliata di Pjanic, Dzeko non tocca di testa, ma Padelli viene ingannato e la palla si insacca. Al 94′ Maxi Lopez spiazza Szczesny e trasforma un rigore concesso per fallo di Manolas (ammonito) su Belotti.
Il primo tempo era stato contrassegnato da occasioni di Belotti al 4′ e al 46′, di Peres al 6′, di Dzeko all’11’.
E’ durato poco più di venti minuti il ritorno di Gervinho nella Roma. L’ivoriano, tornato in squadra dopo l’infortunio in Nazionale, ha accusato un fastidio alla coscia destra e si è dovuto arrendere di nuovo, lasciando il posto in campo a Iturbe.
La Fiorentina battel’Udinese e scavalca il Napoli, sconfitto dal Bologna. Milan frenato dal Carpi
Questo poi il succo della tornata di domenica pomeriggio: la Fiorentina supera con un netto 3 a 0 l’Udinese e scavalca al secondo posto il Napoli, sconfitto a Bologna per 3 a 2. In coda successi dell’Empoli a Verona (1 a 0) e del Chievo a Frosinone (2 a 0). L’Atalanta batte il Palermo per 3 a 0. Qui apre le segnature al 18′ Denis, che intercetta una conclusione di de Roon e infila Sorrentino. Al 25′ il raddoppio, di testa, con Cherubin. Nella ripresa cartellino rosso record per Migliaccio al 76’, appena tre secondi dopo essere entrato in campo al posto di Kurtic, per un piede alzato sin sul capo di Chochev. Passano però solo tre minuti e De Roon sigla il 3-0 per i bergamaschi.
Quello del Verona sembra proprio essere un campionato maledetto. Neppure il cambio di allenatore, con Delneri al posto di Mandorlini, riesce a regalare la prima vittoria in campionato. La prestazione al ‘Bentegodi’ c’è, ma ad uscire con i tre punti è l’Empoli, che capitalizza al massimo il gol di Costa al 61′. Il Verona non riesce invece a concretizzare la buona mole di gioco creata, con Toni unica punta. Lo stesso bomber gialloblù e Viviani vengono fermati da un grande Skorupski. Poi è il palo, colpito da Bianchetti, a stroncare le possibilità di pareggio. L’altro eroe del ‘Bentegodi’ è il portiere Skorupski, autore almeno di due interventi decisivi su Toni e Viviani.
Il Carpi frena il Milan, inutile forcing finale dei rossoneri. Occasioni rossonere solamente negli ultimi minuti, ma la squadra di Castori riesce a resistere e finisce 0-0. I rossoneri ora sono a -7 dalla zona Champions, superati dal Sassuolo che ha battuto la Sampdoria 3-1 a Genova
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