La ministra delle riforme, Maria Elena Boschi, va in giro per l’Italia a recitare e divulgare slogan elementari a sostegno del sì al referendum sulla riforma della Costituzione. “Il messaggio da mandare – ha afferma l’altro giorno a Napoli – è molto semplice e chiaro: chi vota ‘no’ lascia cose come stanno, chi vota ‘sì’ decide di cambiare il Paese in un Paese più stabile ed efficiente”. Inoltre: “Ha interesse a votare no chi sta bene ed è contento così. I più grandi conservatori, che pensano meno a chi ha bisogno, vogliono votare no. Ma se non stai bene e vuoi cambiare la tua posizione, non puoi accontentarti dell’esistente, ti serve un sistema nuovo. C’è solo un modo: votare sì al referendum”.
Boschi ha affermato di trovare “singolare sentire tanti che si lamentano perché vorrebbero un paese con meno pubblica amministrazione, in cui sia più semplice trovare lavoro, ma che poi vogliono votare per la conservazione, per restare nella stessa situazione degli ultimi settant’anni”.
Quella che sarà sottoposta a referendum a ottobre – insiste – è “una riforma che porta l’Italia nel futuro. Con questo referendum padri e madri costituenti saranno tutti i cittadini”.
Insomma un minestrone riscaldato di slogan costruiti da Renzi nel nome della semplificazione e della falsificazione affidati alla divulgatrice Boschi. C’è da chiedersi: ma ci crede davvero alle sciocchezze che dice?
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