Nemmeno due mesi dopo averlo nominato rappresentante dell’Italia presso l’Unione europea al posto del diplomatico Stefano Sannino (cosa che provocò disappunto tra gli ambasciatori) Renzi ha deciso di riportare a Roma Carlo Calenda per nominarlo ministro dello Sviluppo Economico in sostituzione della dimissionaria Federica Guidi. Il capo del governo ha dato l’annuncio (dopo averlo concordato con il presidente della Repubblica) durante l’ennesima intervista televisiva a Fabio Fazio in “Che tempo che fa”.
Carlo Calenda era stato già viceministro allo Sviluppo Economico: lo aveva nominato Enrico Letta e Renzi lo aveva confermato per poi spostarlo a Bruxelles e riportarlo a Roma due mesi dopo.Smentiti dunque i pronostici che davano Chicco Testa e il sottosegretario Claudio De Vincenti come probabili sostituti della Guidi.
Nato a Roma nel 1973, figlio della regista Cristina Comencini e dell’economista Fabio Calenda, Carlo era stato assunto alla Ferrari quando presidente era Luca Cordero di Montezemolo, dove avuto l’incarico di responsabile delle relazioni con le istituzioni finanziarie e responsabile Customer Relationship Management. Era poi passato come manager a Sky Italia, ma era tornato con Montezemolo quando questi era diventato presidente di Confindustria, prima con la delega agli affari internazionali e poi come direttore dell’area strategica affari internazionali. Montezemolo gli aveva affidato poi il ruolo di coordinatore politico dell’associazione Italia Futura e nel 2013 si era candidato alle elezioni politiche nella lista di Scelta Civica senza essere eletto. Nel febbraio 2015, insieme ad altri esponenti della formazione di Mario Monti, ha dichiarato concluso il progetto di Scelta Civica e ha aderito al Partito Democratico. Insomma un “renziano acquisito”.
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