Viene rinviata di ora in ora la partenza verso la Spagna della nave Aquarius, con a bordo 629 migranti fuggiti dalla Libia, dopo il rifiuto di accoglienza in Italia deciso dai ministri dell’Interno, Salvini, e delle Infrastrutture, Toninelli, e del governo di Malta. Non sono state ancora superate le difficoltà, dovute al maltempo e alla lunghezza della rotta dalle acque prossime all’isola di Malta fino al porto di Valencia, dopo
che il nuovo primo ministro spagnolo, il socialista Pedro Sanchez (foto), ha annunciato: «E’ nostro obbligo aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone».
Il capo del governo italiano, Giuseppe Conte – da Accumoli, dove si è recato in un giro nelle zone del centro Italia devastate dal terremoto – ha dichiarato: «Avevamo chiesto un gesto di solidarietà da parte dell’Ue su questa emergenza. Non posso che ringraziare le autorità spagnole per aver raccolto l’invito». E ha spiegato che la decisione della Spagna va “nella direzione della solidarietà”. Ed ha aggiunto: «Il problema dell’Aquarius si è avviato a soluzione grazie al gesto di solidarietà della Spagna, ma l’emergenza immigrazione resta».
A sua volta il commissario europeo Dimitris Avramopoulos ha affermato su Twitter: «Diamo il benvenuto alla decisione del governo spagnolo di permettere a nave Aquarius di sbarcare a Valencia per ragioni umanitarie. Questa è la vera solidarietà messa in pratica, sia verso queste persone disperate e vulnerabili, che verso Stati membri partner».
Invece il ministro dell’Interno Salvini ha precisato: «Evidentemente alzare la voce, cosa che Italia non faceva da anni, paga. Primo obiettivo raggiunto. Il governo è rimasto sempre compatto, alla faccia di chi trovava spaccature tra Lega e Cinquestelle. Con la vicenda della nave Aquarius – prosegue Salvini – abbiamo aperto un fronte a Bruxelles, con il ministro Moavero stiamo contattando la Commissione Europea perché adempia ai doveri nei confronti dell’Italia che non sono mai stati rispettati».
Via Twitter il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, prima che la Spagna prendesse la sua decisione aveva scritto: «È necessario, stavolta, che tutti comprendano che il diritto internazionale non può prevedere un’Italia abbandonata a se stessa. Noi salveremo sempre le vite umane, ma Malta è la spia di un’Europa che deve cambiare. Ieri il premier Conte ha inviato due motovedette con medici a bordo, questa mattina ne sono state inviate altre due».
Nella vicenda si è inserito anche il caso del caso il post del sindaco M5S, Filippo Nogarin. Il quale si era detto pronto ad accogliere “la nave Aquarius con il suo carico di 629 vite umane”. Il post poi è stato rimosso. In seguito il sindaco Cinquestelle ha risposto alle polemiche: «Questa è una posizione mia personale come sindaco della città. Nel momento in cui mi sono reso conto che oggettivamente questo poteva creare dei problemi al governo mi è sembrato corretto rimuovere il post. Quella rimane comunque la mia posizione e credo di interpretare quella di una città che, rispetto a queste tematiche, ha sempre avuto una grande sensibilità».
Nel frattempo altri migranti sono stati salvati al largo della Libia. Si tratta di circa 800 persone che, secondo quanto si apprende, sono state recuperate da imbarcazioni italiane e internazionali. Le operazioni di soccorso si sono concluse in piena notte. E il ministro Salvini aveva scritto: “Oggi anche la nave Sea Watch 3, di Ong tedesca e battente bandiera olandese, è al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l’ennesimo carico di immigrati, da portare in Italia. L’Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta c’È CHI DICE NO.#chiudiamoiporti”.
Commenta per primo