LA NUOVA SERIE A PARTE DA FIRENZE/ Chiesa e Castrovilli lanciano la Fiorentina di Commisso contro il Torino. Davanti alla famiglia Friedkin, la Roma non va oltre il pareggio al Bentegodi di Verona. Giallorossi spuntati: Dzeko in panchina mentre l’affare Milik si complica

di FABIO CAMILLACCI/ Il massimo campionato di calcio 2020-2021 parte da Firenze e si colora subito di viola. Al “Franchi”, Chiesa inventa e Castrovilli segna, è suo il primo gol stagionale (foto Gazzetta.it). Al Torino non basta un grande Sirigu: finisce 1-0 per la Fiorentina. La squadra di Iachini dunque si aggiudica il match contro i granata grazie a un guizzo del sempre più interessante centrocampista 23enne, innescato da un bel numero del “figlio d’arte”. Successo meritato per i gigliati del presidente italo-americano Commisso. Mentre, nell’anticipo serale della prima giornata di Serie A, esordisce con un pareggio il nuovo patron giallorosso, l’altro americano Dan Friedkin: presente con suo figlio in tribuna al Bentegodi per Verona-Roma 0-0. Una decisa e piacevole inversione di tendenza rispetto alla precedente gestione a stelle e strisce sempre assente.

Fiorentina-Torino 1-0. La Viola mette sotto un Toro in chiaro deficit di preparazione atletica: e non è certo una sorpresa. La squadra di mister Giampaolo, penalizzata dal Covid e da altri imprevisti durante la preparazione, regge soltanto nei primi 45 minuti, poi crolla letteralmente nella ripresa; troppi giocatori sono spariti dal campo. In quel primo tempo giocato alla pari, c’è sì stata una maggiore pressione dei gigliati, neutralizzata però dal palleggio orizzontale del Torino, al quale sono mancate le verticalizzazioni per poter fare male. Al 78′ poi l’episodio decisivo con il guizzo di Chiesa e il gol vittoria firmato Castrovilli.

Verona e Roma sbattono sui legni: bella partita, ma reti bianche al Bentegodi. Nel primo tempo più Roma che Hellas ma traversa colpita dagli scaligeri con il vivace franco-camerunese Tameze, centrocampista di 26 anni. Nei secondi 45 minuti, doppio palo colpito da Di Marco per i padroni di casa e nel finale un inarrestabile Spinazzola fa tremare l’incrocio dei pali con un gran destro da fuori area. Alla fine, il pareggio è giusto. A livello di singoli, il Verona non è la squadra rivelazione della stagione scorsa, ma, si conferma una “piccola Atalanta” per come gioca. D’altronde il tecnico Juric è un allievo di Gasperini. L’Hellas, messa molto bene in campo, pressa ovunque e concede poco.

Roma spuntata. Alla compagine di Fonseca è mancato terribilmente un punto di riferimento in attacco, un centravanti, una boa, un finalizzatore. Questo perchè Milik non è ancora arrivato e Dzeko è rimasto in panchina in attesa di firmare per la Juventus. Non basta, non può bastare il “falso nueve” di turno. La difesa invece ha retto abbastanza bene nonostante il mancato impiego dell’ex veronese Kumbulla sbarcato da poco a Trigoria. Complessivamente, la Roma rimane un cantiere aperto, una formazione improvvisata, senza spina dorsale. La speranza dei tifosi romanisti è che i rinforzi giusti possano arrivare entro il 5 ottobre, giorno della chiusura del calciomercato.

A proposito di mercato, spuntano problemi per il passaggio di Milik dal Napoli alla Roma. Un fatto che di riflesso blocca anche il passaggio di Dzeko alla Juve. Al momento è forte il rischio che il doppio trasferimento si complichi e tutte le parti in causa si stanno innervosendo. Se salta tutto ci perdono tutti. Secondo i soliti ben informati, i tasselli mancanti andranno a dama all’inizio della settimana prossima. Ma quali sono le cause dell’intoppo? Lo scoglio più grosso da superare è che Aurelio De Laurentiis non vuole spostarsi di un centimetro su multe e possibili azioni legali contro Milik per l’ammutinamento del Napoli del 5 novembre 2019, quando c’era ancora Ancelotti in panchina.

Il nodo da sciogliere: balla circa un milione di euro che Milik non vuole lasciare ad ADL. Ma secondo indiscrezioni, ci sarebbe anche altro. In pratica la Roma avrebbe chiesto al Napoli una riformulazione delle modalità di pagamento. Inoltre, un colloquio telefonico tra il club giallorosso e il traumatologo svizzero Georg Ahlbäumer, che venerdi ha visitato Milik, avrebbe instillato qualche dubbio alla dirigenza giallorossa sulle reali condizioni fisiche dell’attaccante polacco che in passato si è infortunato gravemente per ben due volte ai legamenti crociati. La Roma però ha seccamente smentito questa voce. In realtà Milik è integro. Sapremo a breve se il valzer delle punte andrà definitivamente in porto.

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