Ormai sono 66 i giorni di guerra in Ucraina. Il “New York Times” anticipa la notizia di un embargo del petrolio russo che potrebbe essere deciso entro la prossima settimana. Intanto il ministro degli Esteri russo Lavrov dichiara: “Mosca non si sente in guerra con la Nato”. Mentre, il presidente ucraino Zelensky dice: “E’ altissimo il rischio che il dialogo con la Russia si chiuda”.
Le parole del leader di Kiev. Il presidente ucraino nel corso di una conversazione con i media polacchi, ha affermato: “I rischi di chiudere completamente qualsiasi dialogo con i russi sono altissimi; il processo di negoziazione con i rappresentanti di Mosca è molto lento”.
L’annuncio del Pentagono. La Difesa americana ha reso noto che gli Stati Uniti hanno iniziato ad addestrare le forze armate ucraine presso alcuni siti militari americani fra cui uno in Germania. L’addestramento sarà a carico della Guardia nazionale della Florida, che si era già occupata della formazione delle forze armate ucraine prima di essere ridispiegata fuori dal Paese nello scorso febbraio prima dell’invasione russa.
La precisazione di Mosca. La Russia non si considera in guerra con la Nato, perché questo farebbe crescere i rischi di guerra nucleare, cosa che non può essere consentita. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ria Novosti, Lavrov è stato chiaro: “Noi non ci consideriamo in guerra con la Nato, perché questo sarebbe un passo che accrescerebbe i rischi di una guerra nucleare”.
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