di FABIO CAMILLACCI/ Dopo la vittoria della Juventus per 2-0 contro la Lazio all’Allianz Stadium, va alla squadra di casa anche l’altra semifinale di andata di Coppa Italia. Al Franchi la Viola batte 1-0 l’Atalanta grazie a un gran gol di Mandragora dopo 31 minuti di partita: un forte sinistro a giro da 25 metri che si stampa sul palo e si infila alle spalle del portiere dei bergamaschi Carnesecchi (nella foto l’esultanza di Mandragora). Dopo un primo tempo tutto di marca gigliata, nella ripresa Gasperini, seduto in tribuna per squalifica, prova a pareggiare inserendo Scamacca; la Dea migliora e in qualche occasione impegna l’estremo difensore viola Terracciano.
Secondo tempo con l’Atalanta in crescita, anche se sono i padroni di casa a sfiorare il raddoppio. Come detto, i nerazzurri crescono e creano qualche occasione con Scamacca, ma, sono le super parate di Carnesecchi a tenerli in vita. Letteralmente strepitoso l’intervento con colpo di reni sulla palombella di Nico Gonzalez. Comunque, l’accesso alla finalissima di Roma è ancora tutto da decidere: match di ritorno a Bergamo il 24 aprile.
L’analisi della sfida. Il successo per 1-0 va anche stretto alla Viola. Si è vista forse la migliore Fiorentina della stagione capace di mettere alle corde la bella compagine del Gasp. Bellissimo il primo tempo dei gigliati che rendono inoffensivi gli orobici davvero brutti e sottotono. Nella ripresa, l’occasione più nitida per i bergamaschi capita a Bakker che in diagonale si divora il pareggio.
Le scelte dei due tecnici al via. In casa viola, rispetto alla sfida di campionato contro il Milan, mister Italiano cambia 5 giocatori e tre quarti di difesa. Ci sono Kayode, Ranieri e Parisi; a centrocampo Bonaventura (che contro la sua ex squadra rossonera era squalificato), mentre nel terzetto alle spalle di Belotti trova posto Nico Gonzalez. Gasperini, invece, perde Scalvini e De Ketelaere per infortunio; Hien in difesa e Miranchuk con Koopmeiners alle spalle di Lookman.
Il punto tecnico-tattico sul match. Nei primi minuti entrambe le squadre rinunciano a costruire dal basso per affidarsi senza fortuna ai lanci lunghi dei portieri. Con il passare dei minuti, la Fiorentina guadagna campo. Al contrario, la squadra di Gasperini fa fatica a uscire con il palleggio. Alla fine il risultato è sostanzialmente giusto; la Viola ha strameritato di vincere. Anzi, senza le parate di Carnesecchi il punteggio sarebbe stato più rotondo.
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