Il lettore Ivan Solinas ci ha inviato la seguente lettera che pubblichiamo integralmente sottoponendola – senza commento, come di consueto per questa rubrica – alla valutazione dei lettori.
«Spett.le L’Altro quotidiano,
sono un banale lettore, che cerca di approfondire le notizie cercando di combattere l’analfabetismo funzionale che ormai è così diffuso nel nostro paese. In questo cerco come un assettato fonti di informazioni oneste. Vi confesso che sono un po’ disorientato da quanto tutta la stampa e Voi in coda scrivete sul Venezuela.
Vi cito solo l’ultimo articolo “Due leader dell’opposizione fatti arrestare da Maduro dopo la votazione-farsa”, dove titolo e articolo mi sembrano palesemente fare a pugni con la verità. I due leader in questione (foto) erano già agli arresti, solo che erano ai domiciliari, come del resto scrivete nell’articolo. Nel vostro articolo candidatamente affermate che “Lopez aveva chiesto in una serie di tweet ai democratici di tutto il mondo” di “disconoscere questa Assemblea Costituente fraudolenta, come lo ha già fatto il popolo venezuelano”.
Credete che nel nostro ordinamento una persona soggetta agli arresti domicilari possa utilizzare internet e fare tweet, lasciamo stare il contenuto dei tweet, comunque questo costituisce una violazione del regime di detenzione agli arresti domicilari?
Per il resto ci sono così tante cose che non tornano quando dipingete il Venezuela come una dittatura spietata. E allora come mai così tante elezioni? Come mai è stato permesso all’opposizione di fare le sue elezioni (permettetemi, quelle si farsa, poichè controllate da nessuno, ed in cui è stato appurato che la gente votava innumerevoli volte)? Come mai non c’è la pena di morte? Come mai il Venezuela dichiara che hanno partecipato al voto della costituente il 42% degli aventi diritto invece di sparare il 70% o l’80%?
Non mi torna.
Il Venezuela, per riconoscimento dell’ONU, è il primo paese al mondo ad aver abbattuto, negli ultimi 20 anni, la povertà e l’indigenza, la mortalità infantile e l’analfabetismo, ad aver quasi decuplicato il tasso di scolarità primaria, secondaria ed universitaria e allargato l’assistenza sanitaria pubblica; un paese che ha oggi un tasso di disoccupazione del 6,5%.
Non mi torna perchè il Venezuela ha rotto il giogo neocoloniale, perchè la voglia di democrazia occidentale puzza di petrolio (come dice Cremaschi).
Se quello che sta succedendo in Venezuela fosse successo in Italia avete una vaga idea dell’onda di repressione che sarebbe stata avviata? Qui si manganellano gli operai in una manifestazione, siamo il paese della Diaz, di Bolzaneto…
Perchè non parlate dei chavisti bruciati vivi dai dimostranti pacifici, dei poliziotti uccisi, etc.?
Mi chiedo il perchè di questo fuoco di fila, mi chiedo se i giornalisti italiani, siano solo ignoranti, incapaci di approfondire, o complici di un sistema, e a voi chiedo se volete essere davvero “Altro quotidiano” o banalmente un altro quotidiano, uno dei tanti altri, perchè allora credo che dovrete cercare un po’ più a fondo la verità con il cervello acceso. Cordiali saluti, Ivan Solinas»
Se volete a approfondire, aggiunge il lettore, eccovi alcuni link:http://www.giannimina-latinoamerica.it/2410-verita-venezuela-rivolta-dei-ricchi-non-campagna-terrore/
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-giorgio_cremaschi_anche_sul_venezuela_niente__pi_reazionario_guerrafondaio_e_bugiardo_di_repubblica/5496_21054/
http://www.usefinternational.org/component/content/article/60-venezuela/12570-speciale-venezuela
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