di GIOVANNI PEREZ – Che i nostri governanti fossero i discendenti del Pinocchio di Collodi lo si immaginava da tempo e che si ispirassero agli insegnamenti di Machiavelli, ma con scarsi se non inesistenti risultati, era altrettanto noto. Comunque, se qualcuno nutriva dei dubbi, la conferma è arrivata dall’ultima uscita sull’invio di un nostro ambasciatore al Cairo. Una conferma ad abundantiam delle bugie che il governo si ostina a raccontare è venuta dalla data scelta per dare la notizia: la vigilia di Ferragosto, quando metà degli italiani era in vacanza al mare o in montagna e l’altra metà boccheggiava nelle città surriscaldate da un caldo africano quando tutti sapevano benissimo che il giorno seguente i giornali non sarebbero usciti nelle edicole.
Che a dare la notizia sia stato il nostro ministro degli Esteri, Angelino Alfano, era logico. Ministro “viaggiatore”, scelto da Renzi perché buono per tutti gli incarichi, nonostante raccolga così pochi voti che basta una mano per contarli, è un transfuga di Berlusconi al quale, in occasione delle prossime elezioni regionali in Sicilia, ha fatto balenare la possibilità di un rientro all’ovile. E chi meglio di lui poteva avere il coraggio di affermare che il ritorno di un ambasciatore al Cairo serve “per facilitare la ricerca della verità sul caso Regeni”? Una offesa all’intelligenza degli italiani, che sanno benissimo che gli autori delle sevizie e dell’uccisione del povero Regeni sono stati gli uomini dei servizi segreti egiziani con la complicità del governo dominato da el Sisi, di cui tutto si può immaginare, ma non che sia un democratico, visto che con il suo beneplacito ogni giorno vengono eliminati almeno 3 egiziani che non la pensano come lui.
E che dire di Gentiloni? Si è comportato, deludendo le speranze che aveva suscitato, come un politico di vecchia scuola democristiana, per cui è lecito raccontare bugie al popolo in nome di interessi superiori: in questo caso i pozzi di gas naturale scoperti nel Mediterraneo.
A questo punto credo che ai prossimi appuntamenti elettorali le schede bianche saranno in numero molto maggiore che in passato.
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