“Noi ci auguriamo che il governo non solo non la impugni. Una volta approvata può rimanere in vigore, perché abbiamo lavorato affinché si rispettasse l’idea e la forma del tema del lavoro come grande competenza di carattere nazionale e non regionale. Ma sicuramente siamo contenti se potrà aiutare uno sviluppo anche della legislazione nazionale positivo”. Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, presentando la proposta di legge regionale sui rider.
“Abbiamo inviato questa legge al ministro del Lavoro Luigi Di Maio – ha annunciato – in uno spirito di piena collaborazione, ma intanto se arriveremo a termine, approvando in Consiglio la legge, mi auguro con la concertazione e l’ascolto di tutti, allora si sarà fatto un buon lavoro per la nostra economia regionale e per l’Italia. Perché non è una legge contro qualcuno – ha concluso Zingaretti – ma è una legge che vuole aiutare questo settore economico a svilupparsi dentro una rete di tutele che va comunque sancita e garantita”.
Così commenta la notizia Giampaolo Sacconi, dirigente della piattaforma della gig economy Moovenda, a margine della presentazione della proposta di legge sui rider della Regione Lazio: “Abbiamo avuto un colloquio a metà maggio con l’assessore, siamo stati invitati per un tavolo di confronto, siamo soddisfatti. Ovviamente dobbiamo vedere il testo e tutti i temi che tratta – ha aggiunto – però, in linea di massima, avvicina il modello al nostro, perché noi in realtà tra gli operatori siamo già quelli che hanno la paga oraria e non a cottimo, che pagano l’Inps e l’Inail, che fanno veri e propri contratti, quindi non possiamo che essere felici di questo. L’altro ieri siamo stati al tavolo con il ministro Di Maio e dobbiamo cercare anche di capire come si rapporteranno le due realtà – ha concluso Sacconi – però siamo contenti e apertissimi”.
Di Maio: pronti a rivedere il dl Monti sul lavoro domenicale. “Certo”. risponde così il ministro del Lavoro e dello SViluppo economico, Luigi Di Maio, alla domanda se il governo sia pronto ad aprire un tavolo per rivedere il decreto Monti che ha liberalizzato il lavoro domenicale, posta dal rappresentante di alcuni lavoratori assiepato fuori dal Mise. “Io – spiega Di Maio – ho preso il treno in corsa, ci sono tanti problemi, di chi lavora ma anche dei datori di lavoro. Dobbiamo cercare di seguire un filo conduttore, combattere la precarietà, eliminare lo sfruttamento”.
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