Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto legge “Sostegni bis”, ma, ha aggiunto una lettera di accompagnamento alla promulgazione. Una lettera indirizzata al Parlamento e a Palazzo Chigi in cui in sintesi contesta l’eccessivo uso di emendamenti con norme fuori tema. Sergio Mattarella fa anche un elenco delle norme contestate. Nella missiva il Capo dello Stato scrive: “Valuterò l’eventuale ricorso alla facoltà prevista dalla Costituzione nei confronti di leggi di conversione di decreti legge caratterizzati da gravi anomalie”.
La precisazione di Mattarella. Il Presidente della Repubblica aggiunge: “Ho provveduto alla promulgazione in considerazione dell’imminente scadenza del termine per la conversione e del conseguente alto rischio, in caso di rinvio, di pregiudicare o, quantomeno, ritardare l’erogazione di sostegni essenziali per milioni di famiglie e di imprese”.
Il Capo dello Stato sul momento economico dell’Italia. Mattarella scrive: “La consapevolezza della straordinarietà e della gravità del momento che il Paese sta attraversando per le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza pandemica, tutt’ora in corso, nonché della necessità di attuare speditamente il programma di investimenti e riforme concordato in sede europea non può, peraltro, affievolire il dovere di richiamare al rispetto delle norme della Costituzione”.
La chiosa del Presidente della Repubblica. L’inquilino del Quirinale chiude così: “Avverto la responsabilità di sollecitare nuovamente Parlamento e Governo ad assicurare che, nel corso dell’esame parlamentare, vengano rispettati i limiti di contenuto dei provvedimenti d’urgenza, come già richiesto con analoga lettera dell’11 settembre 2020”.
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