Le “Sardine” annunciano un presidio della sede Pd per chiedere che il partito apra le porte al dibattito dopo le dimissioni di Zingaretti da segretario

Dopo che Nicola Zingaretti ha inviato formalmente ieri pomeriggio la lettera di dimissioni da segretario nazionale del Partito Democratico (dicendo di averlo fatto contro lo stillicidio interno e di vergognarsi che nel suo partito si parli solo di poltrone e primarie) , spetta alla presidente del partito Valentina Cuppi, da oggi,  la gestione ordinaria fino all’Assemblea nazionale del 13 e 14 marzo.

Intanto il movimento delle “Sardine” annuncia un presidio per lunedì: “Domani andremo al Nazareno (sede romana della Direzione nazionale del Pd), non come sardine, ma come semplici cittadini, attivisti, militanti di altri partiti, lavoratrici, disoccupati, antifasciste, femministe, pensionati e disillusi. Le stesse persone che riempivano le piazze un anno fa”.

E precisano: “Non ci andremo sfondando le porte ma chiedendo di aprirle. Se il Pd non va al Paese, il Paese andrà al Pd. Proporremo a Valentina Cuppi di portare il partito nel mare aperto del confronto, di aprire le porte delle sezioni, a partire dalla sede nazionale”.

Intanto ieri si è tenuta una riunione della Segreteria nazionale del Pd senza Zingaretti, all’indomani della sua decisione di dimettersi . ‘Ho fatto un passo di lato ma non scompaio, rispetterò le scelte dell’Assemblea sulla decisione’ delle dimissioni, ha spiegato in ocasione dell’inaugurazione di un playground alla periferia di Roma. ‘Mi auguro che il mio gesto aiuti il Pd a ritrovare la voglia di discutere anche con idee diverse, ma con più rispetto ed efficacia”.

 

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