L’avvelenamento dell’ex spia russa Serghei Skripal, assieme alla figlia Yulia, è stato “un tentativo di omicidio” attuato con un “agente nervino”. Lo ha detto il responsabile dell’antiterrorismo di Scotland Yard, Mark Rowley. Rowley non è entrato nei dettagli,
affermando di non poter dare “al momento” altre informazioni sulle indagini sia quando gli è stato chiesto se poteva essere più specifico sul tipo di agente nervino che sarebbe stato utilizzato sia su come la sostanza sia stata assorbita da Skripal e dalla figlia. L’alto funzionario si è limitato a dire che la polizia ritiene che l’ex spia sia stato “un bersaglio mirato”, senza avanzare alcuna ipotesi su possibili matrici. Ha quindi confermato che Serghei e Yulia Skripal restano ricoverati in ospedale, in terapia intensiva, in condizioni giudicate “critiche”.
E’ in condizioni giudicate “serie” anche il poliziotto intervenuto fra i primi domenica sulla scena dell’avvelenamento. Il ricovero dell’agente era stato reso noto lunedì. A differenza di Skripal e di sua figlia Yulia il suo stato non è tuttavia definito “critico”, ossia caratterizzato dal rischio imminente di morte. Rowley non ha invece confermato legami fra il caso Skripal e i soccorsi prestati oggi a due donne in un edificio di Salisbury vicino al ristorante Zizzi, quello in cui l’ex spia e la figlia avevano mangiato prima di sentirsi male e di crollare su una panchina.
May: ipotesi di forfait ai Mondiali di calcio in Russia – Theresa May conferma che la Gran Bretagna potrebbe boicottare, ma solo a livello di delegazioni governative e ufficiali, i Mondiali di calcio di Russia 2018 se fosse provata una responsabilità di Mosca nel presunto avvelenamento dell’ex spia russa e di sua figlia. Dipenderà, insomma, dall’esito delle indagini.
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