L’ex vice direttore FABIO PANETTA torna al vertice della BANCA D’ITALIA e prende il posto di Ignazio Visco (che va in pensione)

L’ex vice direttore della Banca d’Italia, Fabio Panetta (a sinistra nella foto), torna a Palazzo Koch da Governatore, prendendo il posto di Ignazio Visco (a destra nella foto), che va in pensione. Esperto di euro digitale, Panetta lascia il board della Bce per sedere sulla poltrona più prestigiosa della Banca d’Italia, dopo che a via Nazionale è stato vicedirettore generale con lo stesso Visco e, per poco più di sei mesi, direttore generale di Bankitalia e presidente dell’Ivass. Il suo primo ingresso in Banca d’Italia era avvenuto nel 1985, dopo aver conseguito la laurea in Economia alla Luiss, e poi  il master alla London School of Economics e il Phd alla London Business School. Erano stati Antonio Fazio e Mario Draghi ad apprezzarne allora le doti quando nel 1999 aveva assunto la direzione Monetaria e finanziaria. Antonio Fazio ne aveva fatto il suo primo consigliere per i temi bancari.

Inoltre Mario Draghi ne aveva apprezzato doti e capacità e nel 2007 lo aveva nominato capo del Servizio studi di congiuntura e politica monetaria. Dal 2010 è anche responsabile del Rapporto sulla stabilità finanziaria.

Nel 2011 era diventato direttore centrale con il compito di coordinare le attività collegate alla partecipazione della Banca d’Italia all’Eurosistema e l’analisi della stabilità finanziaria. L’8 ottobre 2012, Ignazio Visco, lo aveva scelto come componente del direttorio.  Il suo ruolo di vicedirettore generale gli venne confermato anche nel 2018.

In questi anni Panetta ha seguito i dossier più caldi sotto il profilo bancario e ha anche fatto parte della vigilanza della Bce. Anche all’interno dell’Eurotower l’economista aveva dato prova di competenza tecnica indiscussa. Nel gennaio 2020 era entrato nel comitato esecutivo della Banca centrale europea. Poi la difficile prova dell’operatività nel dopo-Covid. E a chi di  gli chiedeva fino a che punto convenisse continuare ad alzare i tassi di interesse, aveva risposto: “L’obiettivo è ridurre l’inflazione evitando di arrecare danni inutili all’economia reale“.

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