Sono stati liberati e sono rientrati a Fiumicino all’alba Luca Chianca e Paolo Palermo, due inviati di Report, fermati mercoledì scorso in Congo, dove si erano recati per indagare su una presunta tangente Eni in Nigeria. Lo riferiscono il sito della stessa trasmissione e altri siti di informazione.
La notizia del fermo era stata tenuta segreta per favorire l’attività della diplomazia italiana. Chianca e Palermo erano stati prelevati nel loro albergo a Point Noir dai servizi di sicurezza del Congo, dopo aver girato un’intervista un imprenditore italiano, Fabio Ottonello.
La motivazione era che i due fossero sprovvisti di un visto giornalistico. Il sito del Corriere della sera in particolare scrive che i due reporter sono stati trasportati nel palazzo della Direction de la Surveillance du territoire, dove “sono stati segregati per tre giorni e due notti, seduti su una sedia di plastica, in una stanza di due metri quadrati invaso da insetti”. In cambio della liberazione dei giornalisti la sicurezza nazionale congolese ha sequestrato telefoni, schede sim, computer, telecamere e il girato con l’intervista a Ottonello.
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