Zanotti era apparso per la prima volta in video (foto a destra) nel novembre del 2016. Il link del filmato era stato pubblicato inizialmente dal sito ucraino filo-russo News-Front. In quel breve video, in cui Zanotti appariva in ginocchio in un campo di olivi con dietro un uomo armato di fucile, l’imprenditore di Marone affermava di essere sequestrato “da sette mesi” e chiedeva l’intervento del governo italiano per evitare una sua “eventuale esecuzione”.
A marzo scorso risale invece la pubblicazione sui social network di un messaggio firmato con lo stesso nome del video apparso nelle ultime ore su Youtube: “Abu Jihad”. Il testo che accompagnava le foto di Zanotti e del suo passaporto recitava: “Se il Governo italiano non risponde alle nostre richieste lo uccidiamo entro tre giorni”. Secondo la famiglia dell’imprenditore, lui era scomparso dall’Italia ad aprile 2016 e si era recato in Turchia, ai confini con la Siria. Nella foto in basso: Zanotti nella sua casa a Brescia.
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