Finalmente alcune buone notizie per l’Italia sul fronte economico. L’Ocse (L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) alza le stime del Pil italiano di quest’anno a +0,2%, conferma le previsioni di crescita 2020 a +0,4% e per il 2021 prevede una ripresa a +0,5%. Ma dall’Economic Outlook emerge anche che il debito pubblico salirà al 136% del Pil, per poi scendere dal 2021. L’Ocse esorta a un “credibile piano di scala di medio termine, assieme ad ambiziose riforme strutturali” e invita a mettere “il debito pubblico su una tratiettoria discendente, accompagnando la crescita nelle regioni in ritardo”. Tra le richieste quella di “passare in rassegna le spese per razionalizzarle, modificando le regole di prepensionamento”, con riferimento a Quota 100.
“In Italia si comincia a vedere una luce.Ed è bene così”, ha detto la capo economista dell’Ocse, Laurence Boone, alla presentazione dell’Economic Outlook.
E la crescita del debito pubblico segnalata nel rapporto? “Quello che mi preoccupa è riuscire a far ripartire la crescita in Italia e quello che mi rassicura è che oggi penso ci siano le condizioni necessarie”, ha risposto Boone. “C’è un vero dialogo con l’Europa, si cerca di equilibrare le riforme, il sostegno all’attività, il piano industria 4.0”, ha spiegato. E ancora sul debito ha precisato che il richiamo dall’Ue agli 8 Paesi, tra cui l’Italia, “fa parte delle normali procedure”.
PIU’ CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO – Nei primi 9 mesi dell’anno le assunzioni riferite al solo settore privato sono state 5.527.000. Netto l’aumento delle trasformazioni dei contratti da tempo determinato a indeterminato, passate da 359.000 dello stesso periodo del 2018 a 537.000 (+49,4%). Lo fa sapere l’Osservatorio Inps sul precariato.
Nello stesso periodo in aumento anche le conferme dei rapporti di apprendistato che erano giunti alla conclusione del periodo formativo. L’aumento è stato di 11.000 unità, il 23,2% in più.
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