di MARIO MEDORI/ Auckland, Nuova Zelanda: doppietta trionfale per Luna Rossa, gioia d’Italia. L’imbarcazione di casa nostra si prende la Prada Cup battendo 7-1 i britannici di Ineos e ora sogna di strappare l’America’s Cup di Vela ai detentori di New Zealand. E mentre la nostra barca entra nella storia, uno dei timonieri Checco Bruni, con orgoglio urla: “Siamo italiani!”. Altra doppietta, questa volta decisiva, sugli avversari inglesi e a distanza di 21 anni dall’ultima volta. Luna Rossa vince la selezione degli sfidanti e dal 6 marzo potrà sfidare Emirates Team New Zealand.
Oggi come allora, sulla strada verso la Coppa America la barca tutta nera che spesso ha spezzato i sogni italiani. Ma a questo ci si penserà dai prossimi giorni, è ancora presto per pensarci, adesso è il momento della gioia e dei sorrisi, dopo tre anni di duro lavoro e di migliaia di ore di allenamenti. Luna Rossa è dunque di nuovo in lizza per vincere il trofeo più antico della vela, un trofeo vecchio di 170 anni. Un lungo inseguimento durato 20 anni e 5 campagne con tante illusioni frustrate.
I trionfatori nella Prada Cup. Ce l’ha fatta il team di Max Sirena che in quel gennaio 2000 era a bordo di un’altra Luna Rossa e che ora è diventato skipper, vincendo anche due coppe: con New Zealand (2017) e Oracle Usa (2010). Oggi sogna di farlo di nuovo, ma con il tricolore a poppa. Un successo che è anche il coronamento di un team e di una sfida molto italiana e con tante eccellenze tipiche del nostro Paese. Per l’Italia è la terza partecipazione alle regate che assegnano l’America’s Cup. La prima nel 1992 con il Moro di Venezia di Raul Gardini e Paul Cayard; poi nel 2000 con la Luna Rossa di Francesco De Angelis.
Le regate decisive vinte contro Ineos. Il confronto dura appena due bordi, tanto basta a Luna Rossa per andare in vantaggio e prendere la leadeship. Ogni lato la barca italiana, in venti leggeri, allarga il suo vantaggio. Gli inglesi assistono impotenti, la differenza di velocità fra i mezzi in queste condizioni è palese. Non c’è nulla da fare: alla fine il distacco è emblematico 1’45″.
Nella seconda regata, Luna Rossa vince la partenza perché mette Britannia nella condizione di dover rallentare. Ma la barca italiana è in anticipo di un nulla sulla linea, quindi prende una penalità per partenza anticipata. Il regolamento prevede che la barca penalizzata debba far passare l’avversario e lasciargli 50 metri di vantaggio. Ineos non molla, resta sempre in contatto, ma non abbastanza per accorciare le distanze. Gli italiani vanno fino alla fine, sono qui in missione e non si fermano perchè vogliono vincere e andare a sfidare i fortissimi Kiwi.
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