di SERGIO TRASATTI/ Il mondo della pallanuoto e dello sport è in lutto: Paolo De Crescenzo è morto la notte scorsa nella sua casa di Varcaturo, in provincia di Napoli, all’età di 67 anni, per un male incurabile. È stato un campione in vasca negli anni ’70 con la calottina della Canottieri Napoli del tecnico Fritz Dennerlein e con il fratello Massimo (diventato poi anch’egli allenatore) con cui vinse quattro scudetti e la storica Coppa dei Campioni del 1977.
Da grande giocatore a grande allenatore. Alla fine della carriera da pallanuotista, De Crescenzo passò in panchina, diventando un vincente con l’altra squadra napoletana, il Posillipo. Alla guida dei rossoverdi, De Crescenzo ha vinto, a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000: 2 Coppe dei Campioni, una Supercoppa europea, 2 Coppe delle Coppe, 9 scudetti, 2 Coppe Italia, 17 finali scudetto conquistate su 17 campionati disputati.
De Crescenzo ct. Dal 2003 è stato ct della nazionale italiana portandola all’argento mondiale di Barcellona: i suoi azzurri si arresero soltanto alla grande Ungheria. Nel suo curriculum anche la guida del Recco e della terza squadra napoletana di A-1, l’Acquachiara presieduta da uno dei suoi allievi, Franco Porzio. Nello scorso autunno De Crescenzo aveva assunto la supervisione tecnica del centro pallanuotistico Aqavion di Brusciano, diretto dai suoi allievi Fabio Bencivenga e Fabio Violetti. I funerali si terranno sabato 3 giugno nella chiesa di Santa Maria della Libera, nel quartiere napoletano del Vomero. Ciao campione!
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