MA IL GIORNO DOPO SONO DIVENTATI … “FRATELLI COLTELLI”. Il “Cavaliere” demolisce la lista dei preferiti della Meloni per alcuni ruoli nel Governo (e non solo). Situazione inedita per Mattarella

APPENA 24 ORE DOPO IL RAGGIUNGIMENTO DI QUELLO CHE SEMBRAVA UN ACCORDO tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi su ministri e capigruppo del futuro Governo di destra capeggiato dalla leader di “Fratelli d’Italia” le ostilità tra i due contendenti si sono riaperte, anzi sono state riaperte da Berlusconi su vari fronti: ministeri, sottosegretari, capigruppo dei tre partiti di destra nei due rami del Parlamento. E si è scoperto addirittura che la minacciosa frase della Meloni indirizzata al Cavaliere il giorno prima della fragile riappacificazione – “Non sono riscattabile” – era molto più velenosa e mirata di quanto si immaginasse perché oggi è stata di fatto chiarita dallo stesso Berlusconi, quando ha ricordato (apparentemente a rafforzare la “rappacificazione”) il particolare che “il compagno della leader di Fratelli d’Italia lavora in un’azienda gestita da mio figlio”, cioè a Mediaset!

Su che cosa, in particolare, si è arroccato Berlusconi oggi in contrasto con quanto con la Meloni aveva concordato ieri per realizzare la fragile rappacificazione? Su vari incarichi governativi e cariche parlamentari dei tre gruppi del centrodestra, per i quali sono riemersi nella lista del Cavaliere i nomi della fedele senatrice Ronzulli, del giudice in pensione Nordio, della uscente presidente del Senato Casellati, per quanto se ne è saputo. Inoltre Berlusconi ha rivendicato una parità di ruoli di Governo con la Lega, tenendo conto non del numero di parlamentari di ciascuno dei tre partiti di destra risultati eletti in base alla legge elettorale “Rosatellum” (frutto, a suo tempo, della mente di quel genio di Matteo Renzi e firmata dal suo fedele seguace, senatore Rosato) ma tenendo conto dei voti riportati da ciascuno dei tre partiti della destra e quindi del fatto che Forza Italia ha ottenuto più o meno lo stesso numero di voti della Lega e invece nello schema del governo Meloni sono previsti per la Lega di Salvini  più ministri e sottosegretari  che per il suo Forza Italia.

Insomma, altre che “patto di alleanza” è stato suggellato ieri fra i tre alleati. Come faranno a presentarsi insieme davanti al presidente Mattarella per la formazione del nuovo Governo?

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