di SERGIO SIMEONE* – Alessandra Locatelli, neoministro della famiglia, non deve essere una cinefila. E soprattutto non deve aver mai visto il film “Ieri oggi e domani”. Altrimenti avrebbe colto al volo l’occasione del brutto episodio della donna napoletana con le doglie, multata e fatta scendere dall’ autobus perché sprovvista del biglietto, per lanciare una vigorosa campagna per una ripresa della natalità in Italia.
Mi rendo conto che, detto così, il mio pensiero appare piuttosto confuso ed allora procediamo con ordine. Tutti sanno che in Italia vi è un forte calo demografico e tutti (che siano di destra, di sinistra o di centro) convengono che la prima ragione di questo calo è lo scarso sostegno che viene fornito alle mamme prima, durante e dopo il parto. Ma a questo comune convincimento non fa seguito in concreto nessun provvedimento da parte dei nostri governanti (siano essi di destra, di sinistra o di centro).
Si arriva anzi al paradossale episodio “napoletano”: una donna sente che sta per partorire mentre è in strada. Potrebbe telefonare al 118 perché un’ambulanza la venga a prendere a sirene spiegate, ma lei, persona discreta e civile, non vuole creare né allarme né ulteriori problemi al traffico della città. Approfitta del fatto che sta passando un mezzo pubblico che va verso l’ospedale “Cardarelli” e vi monta su. Questo comportamento civilissimo meriterebbe un premio. E invece no. Uno zelante controllore constata che la donna è sprovvista del biglietto, ritiene irrilevante che stia per partorire e, invece di darle assistenza, la multa e la fa scendere dal mezzo.
Come non ricordare il ben diverso atteggiamento delle autorità davanti alle gravidanze di Adelina, la protagonista del film di Vittorio De Sica del 1963, interpretata da Sophia Loren? Adelina è una contrabbandiera ed è stato spiccato contro di lei un mandato di arresto, ma quando il finanziere va ad arrestarla lei gli mostra il certificato di gravidanza ed il finanziere le fa un rispettoso inchino ed un sorriso e va via lasciandola libera. Poiché, però, la gravidanza sospende la pena ma non annulla la condanna, Adelina per rimanere libera deve essere sempre incinta e finisce per avere ben sette fligli.
Un ministro cinefilo, dopo l’ondata di sdegno levatasi contro l’azienda di trasporto napoletana, avrebbe subito colto la palla al balzo ed avrebbe proposto la soluzione “Adelina” per far riprendere la natalità in Italia: una valanga di gratuità, dai trasporti al cinema, per tutte le donne incinte. Ma il ministro (che evidentemente non è un cinefilo) si è invece fatto notare solo per il suo silenzio.
Ora capiamo meglio le ragioni della crisi del governo gialloverde. Un governo che non si lascia ispirare da un film di De Sica, interpretato da Sophia Loren e Marcello Mastroianni, realizzato per giunta su sceneggiatura di Eduardo De Filippo, non può avere un futuro.
*Sergio Simeone, docente di Storia e Filosofia, è stato dirigente del sindacato Scuola della Cgil
Commenta per primo