di FABIO CAMILLACCI/ Il calcio italiano, così come tutto il calcio europeo, scende in campo per dire “No War”, no alla guerra in Ucraina. Quella guerra scatenata dalla Russia del folle Putin. Tutte le partite in questo lungo week end sono cominciate con 5 minuti di ritardo; una protesta simbolica decisa dalle istituzioni calcistiche italiane contro il conflitto nell’Europa dell’Est che ha già prodotto, a livello di decisioni Uefa, la cancellazione della finalissima di Champions League nella città russa di San Pietroburgo. La finale di Coppa Campioni 2022 si giocherà allo Stade de France di Parigi. In tutto questo, in uno degli anticipi del sabato validi per la 27° giornata di Serie A, la Juventus vince 3-2 a Empoli e fa un bel passo per provare a rientrare nella lotta scudetto. Insomma: gioca male, subisce molto, è brutta da vedere, ma la Juve imperfetta zitta zitta sta tornando (nella foto Gazzetta dello Sport: la soddisfazione di Allegri e la gioia di Vlahovic).
Madama: dalla partenza orribile a -7 dalla vetta. Certo, non sarà facile per i bianconeri rientrare nella corsa per il titolo, soprattutto perchè ha ben tre squadre davanti (Milan, Napoli e Inter); ma Allegri e i giocatori juventini adesso ci credono visto che in palio ci sono ancora 33 punti. Senza dimenticare i gol portati in dote da Dusan Vlahovic: una doppietta anche al Castellani per il serbo. I bianconeri erano passati in vantaggio con Kean; pari toscano firmato Zurkowski. Lo strappo al match lo regala Vlahovic con la doppietta decisiva. Finale di grande sofferenza per la Vecchia Signora con La Mantia che al 76′ accorcia le distanze. Ma la difesa bianconera regge e porta a casa tre punti pesanti. La striscia di risultati utili consecutivi in campionato si allunga: 13 gare di fila senza perdere. Unica nota negativa: l’infortunio di Zakaria.
All’Arechi di Salerno un pari che fa felice soltanto il Bologna. Zortea risponde ad Arnautovic: tra Salernitana e felsinei finisce 1-1. Dopo il gol dell’austriaco, la squadra di Davide Nicola riesce a trovare il pari nella ripresa ma resta all’ultimo posto in classifica a due punti dal Genoa e soprattutto a -7 da Venezia e Cagliari (le quartultime) che devono ancora giocare. Il Bologna invece, a parte recriminare per una traversa colpita da Sansone, resta in piena tranquillità nella terra di mezzo della classifica. Il neoallenatore amaranto ha fatto di tutto per vincere; ha cambiato anche il modulo offensivo della Salernitana ma l’assenza di Bonazzoli ha pesato molto.
Fiorentina, amaro stop nella corsa all’Europa. Il trittico degli anticipi del sabato è completato dal 2-1 del Sassuolo a Reggio Emilia contro la Viola. Al Mapei Stadium ritmi alti e tante emozioni fino all’ultimo respiro. Traoré al 19′ porta avanti i padroni di casa con una magia, poi centra la traversa di testa e il portiere dei neroverdi Consigli si supera due volte su Ikoné. All’88’ il pareggio dei gigliati con Cabral, nonostante l’inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Bonaventura al 79′. Ma in pieno recupero, al 94′, Defrel segna il gol che vale tre punti per gli emiliani. Prosegue dunque il momento d’oro del Sassuolo: terzo risultato utile consecutivo e seconda vittoria di fila dopo quella in casa dell’Inter.
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