Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha convocato giovedì alle 18 una riunione di tutta la maggioranza sui tempi e i modi di discussione della legge di bilancio. A quanto si apprende prenderà parte al vertice, che precede il termine per la presentazione degli emendamenti alla manovra, una delegazione assai folta composta da ministri e sottosegretari competenti, capi delegazione dei quattro partiti (M5s, Pd, Leu e Italia viva), capigruppo, presidenti di commissione e capigruppo in commissione.
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (nella foto con Conte), in audizione sulla manovra, ha dichiarato: “Il governo ha grande rispetto e disponibilità al dialogo e al confronto, penso e auspico che il lavoro parlamentare possa migliorare ulteriormente la manovra salvaguardando l’impianto e gli obiettivi”. Le previsioni a breve per il quadro macroeconomico italiano, malgrado lo scenario internazionale, “hanno di recente mostrato alcuni segnali incoraggianti” e “indicano un incremento anche nel quarto trimestre, che potrebbe non solo migliorare rispetto allo 0,1% previsto nella Nadef, ma dovrebbe dar luogo a un trascinamento positivo sulla crescita del 2020”. Gualtieri ha ggiunto che “lo 0,6% di crescita appare ampiamente raggiungibile, anche prudente”.
La manovra “non solo diminuisce la pressione fiscale in misura considerevole rispetto al tendenziale, ma riduce le tasse anche rispetto all’anno precedente”, ha spiegato il ministro dell’Economia, dicendo che la pressione fiscale appare invariata al 41,9% ma al netto di misure come il recupero dell’evasione o il differimento delle Dta “avremo una riduzione di 7,1 miliardi della pressione fiscale anche rispetto all’anno precedente“.
La manovra ha “già determinato” una percezione di “maggiore stabilità della nostra economia testimoniato dal progressivo calo dello spread con una “riduzione significativa della spesa per interessi”. Grazie al calo dello spread, ha detto Gualtieri, ci sarà “un risparmio di 2,7 miliardi per l’anno in corso, che si può considerare ormai acquisito e di 6,7 miliardi nel 2020”. Nel quadriennio 2019-2022 l’Italia può conseguire “un dividendo di credibilità di circa 38,5 miliardi”.
Tra le misure a favore degli enti locali c’è la “razionalizzazione della tassazione a partire dall’unificazione Imu-Tasi in un unico tributo” costruita in modo da “assicurare l’invarianza di gettito, quindi non si tradurrà in un aggravio per i contribuenti”, ha assicurato il ministro in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera riunite.
Il rafforzamento del bonus per gli asili nido consentirà “la sostanziale gratuità degli asili nido per la grande maggioranza delle famiglie italiane, importante anche dal punto di vista del sostegno all’occupazione femminile. Si parlava della misura da settembre” ma scatterà “già dal primo gennaio”. Gualtieri ha poi ricordato che si prevede anche l’aumento dei posti al nido “oggi insufficienti in particolare nel Mezzogiorno”. In tutto nel triennio, ricorda, si stanziano 2,8 miliardi in più per la famiglia.
Dal pacchetto ‘Italia Cashless’ con gli incentivi ai pagamenti digitali il governo non ha previsto entrate aggiuntive per prudenza. Tuttavia “determinerà un significativo aumento del gettito, che ci consentirà di incrementare il fondo per la riduzione della pressione fiscale e di ridurre il carico fiscale” su famiglie e imprese.
E ancora: quella sulle auto aziendali è una misura che “va migliorata per evitare che si traduca in un aumento sella pressione fiscale sui lavoratori dipendenti“. “Siamo al lavoro per un miglioramento della norma – ha detto il ministro -, che salvaguardi l’obiettivo di incentivare il rinnovamento del parco, ma modulando tempi e forme”, in modo anche da “garantire che modalità e tempi siano coerenti con i piani produttivi del settore automobili”.
Il ministro dell’economia ha detto inoltre: “Abbiamo letto stime del tutto fantasiose su aumenti dei prezzi” legate all’introduzione della plastic tax, “tecnicamente e totalmente infondate”. Anche la stretta sulle auto aziendali “abbiamo ascoltato numeri fantasiosi: quelle toccate dalla misura sono 300mila”.
La plastic tax “deve essere migliorata e riformulata in modo da evitare che abbia effetti negativi su una filiera produttiva molto importante – ha detto ancora il ministro Gualtieri –. Abbiamo avviato una riflessione tecnica con gli operatori del settore, auspichiamo che il Parlamento intervenga e mettiamo a disposizione questo lavoro per rimodulare la misura ma salvaguardando la ratio dell’intervento che disincentivi l’abuso della plastica monouso”.
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