Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto sicurezza bis. Nella lettera inviata al premier e ai presidenti delle Camere ha rilevato due criticità.
Anche in presenza di questo decreto, l’obbligo dei naviganti di salvare i naufraghi rimane tutto. La prima osservazione si riferisce all’ ammenda amministrativa che arriva fino a 1 milione di euro. Al riguardo il Colle ricorda una recente sentenza della Corte Costituzionale che dice che una pena così alta – peraltro non prevista dal testo iniziale del Viminale ma aumentata per emendamenti parlamentari – è paragonabile (sempre per la recente sentenza della Corte) a una sanzione penale. E’ uno dei due rilievi di Sergio Mattarella al dl sicurezza bis.
La norma del dl sicurezza bis che consente di non applicare “la tenuità del fatto” in caso di reati contro i pubblici ufficiali “impedisce al giudice di valutare la concreta offensività delle condotte” e nel caso di oltraggio “solleva dubbi sulla conformità al nostro ordinamento e sulla ragionevolezza nel perseguire in termini così rigorosi condotte di scarsa rilevanza” che possono riguardare anche casi che non generano “allarme sociale”. Così il presidente della Repubblica al dl sicurezza bis.
“Al di là delle valutazioni nel merito delle norme, che non competono al Presidente della Repubblica, non posso fare a meno di segnalare due profili che suscitano rilevanti perplessità”, scrive il presidente Mattarella nella lettera ai presidenti delle Camere insieme alla promulgazione del decreto sicurezza bis, “rimettendo – come si legge in chiusura della missiva – alla valutazione del Parlamento e del Governo l’individuazione dei modi e dei tempi di un intervento normativo sulla disciplina in questione”.
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