E’ di oltre 300 il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza, come reso noto dal ministero della Sanità del territorio palestinese controllato da Hamas, dove l’esercito israeliano ha preso di mira le postazioni del movimento armato per il secondo giorno consecutivo. Al momento le persone rimaste ferite nell’enclave palestinese sono 1.990, ha aggiunto il ministero in un comunicato, all’indomani della grande offensiva lanciata da Hamas contro Israele, che ha scatenato una nuova guerra tra le due parti.
Una lunga fila di tank israeliani diretti verso sud, al confine con Gaza, è stata ripresa in un video che sta rimbalzando in queste ore sui social. “L’inizio dell’invasione di terra è solo questione di tempo”, è il commento più frequente. Non vi sono ovviamente conferme da parte dell’esercito israeliano.
Dall’inizio della operazione ‘Spade di ferro‘ l’esercito di Israele ha condotto 500 attacchi su Gaza ed avrebbe ucciso almeno 400 miliziani di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari.
Il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha votato la messa in stato di guerra del Paese e che si possono intraprendere “attività militari significative“. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier Benyamin Netanyahu. Il passaggio del Gabinetto di sicurezza è necessario in base alle leggi israeliane secondo cui non si può andare in guerra senza una decisione del governo.
In Israele sarebbero ancora presenti “due cellule dormienti” di Hamas pronte ad entrare in azione se i militari israeliani entreranno nella striscia di Gaza per un’operazione di terra. È quanto si legge in un report di fonti qualificate dal quale emerge anche che l’invasione di alcune zone della Striscia da parte di Tel Aviv è uno scenario che viene dato per scontato.
L’ala militare di Hamas (le Brigate al Qassam, citate da fonti locali) hanno fatto sapere che gli ostaggi israeliani sono tenuti nei tunnel dell’organizzazione nella Strscia e in “case sicure“.
“I nostri combattenti stanno ancora attaccando obiettivi nei nostri Territori occupati, siamo riusciti a sostituire i combattenti sul campo di battaglia con nuovi combattenti e siamo riusciti a fornire rifornimenti a coloro che stanno ancora combattendo”, ha detto, secondo fonti locali, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, Abu Obaida. “Chiediamo a tutto il nostro popolo – ha aggiunto – di prendere parte a questa importante battaglia”.
PAPA FRANCESCO ha fatto sentire anche in questo frangente la sua voce affermando nell’omelia domenicale che “la guerra è sempre una sconfitta perché provoca morti, feriti e dolore tra i contendenti e nelle popolazioni dei territori dove si combatte.
Intanto, dato il prolungarsi della situazione in Israele e al fine di preservare la sicurezza di passeggeri ed equipaggi, tutti i voli Ita Airways da e per Tel Aviv sono stati cancellati fino a martedì mattina. Pertanto Ita Airways invita i passeggeri a verificare lo stato del volo sul sito prima di recarsi in aeroporto. (fonte: Ansa)
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