Migranti, ennesima tragedia del mare. Al largo di Crotone un’imbarcazione con una ventina di extracomunitari a bordo, ha preso fuoco per cause ancora da accertare, mentre erano in corso le operazioni di trasbordo di alcuni profughi su unità navali della Capitaneria di porto. I corpi senza vita di tre migranti, tra cui una donna, sono stati recuperati in mare mentre altri due risultano ancora dispersi. Sette in tutto i feriti: cinque immigrati e due finanzieri che stavano assistendo l’imbarcazione. Prima le fiamme, poi l’esplosione causata probabilmente dal carburante che era a bordo del natante.
I mezzi della Capitaneria e della Guardia di finanza sono entrati subito in azione per recuperare i corpi in mare. Tra i migranti come detto ci sono cinque feriti: due sono stati portati all’ospedale di Catanzaro con gravi ustioni, mentre altri 3 sono ricoverati a Crotone, dove si trovano anche i due finanzieri rimasti feriti. La deflagrazione, a un militare ha provocato la frattura di una gamba e all’altro brutte ustioni. Presso il Centro di accoglienza di Crotone sono state trasferite invece dodici delle persone che si trovavano a bordo dell’imbarcazione esplosa.
Intanto nuovo grido d’allarme del sindaco di Lampedusa dopo lo sbarco di altri 370 migranti. Totò Martello ha detto: “L’isola non riesce più a sostenere questa situazione. O il governo prende decisioni immediate oppure sciopererà tutta Lampedusa. Non riescono a gestire l’emergenza e ormai la situazione è veramente insostenibile. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del governo”.
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