di FABIO CAMILLACCI/ Dopo l’ennesima sosta per le Nazionali, il massimo campionato di calcio riparte. A proposito delle Nazionali, diciamo subito una cosa: tutte queste soste sono un fattore che rischia di falsare la Serie A. Tante squadre sono penalizzate, soprattutto le big e quelle che hanno calciatori sudamericani; calciatori costretti a ripetuti viaggi transoceanici e spesso destinati a tornare alla vigilia delle partite perchè in Sud America molte gare valide per le qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022 vanno in scena nella notte tra giovedi e venerdi.
Un’assurdità a cui le istituzioni calcistiche devono porre fine al più presto, o trovare soluzioni adeguate nella spalmatura di calendari del pallone sempre più intasati. Si gioca troppo e di conseguenza gli infortuni si moltiplicano. Un danno enorme per i club che pagano fior di stipendi ai loro giocatori. Detto questo, passiamo ad analizzare le prime tre partite valide per l’ottava giornata di campionato. Anticipi del sabato in salsa agrodolce per le due milanesi: l’Inter cade in casa della Lazio, ribaltone Milan contro il Verona al Meazza e primo posto in solitaria in attesa di Napoli-Torino. Vittoria salvezza per lo Spezia contro la Salernitana.
Simone Inzaghi, il ritorno da rivale nell’Olimpico laziale è amarissimo. Non certo per colpa dei suoi ex tifosi che anzi gli tributano un bellissimo omaggio sotto la Curva Nord prima di Lazio-Inter. Ma perchè alla fine a uscire vincente dal confronto sono i biancocelesti che s’impongono per 3-1 tra polemiche e reiterate risse in campo. Davanti a un arbitro Irrati che dimostra di avere la credibilità e la personalità di un portacenere. Tanti ammoniti ma un solo espulso: Luiz Felipe che al fischio finale esulta saltando sulle spalle dell’avversario Correa innescando la seconda rissa dopo quella esplosa in occasione del 2-1 Lazio.
Prima sconfitta in campionato per l’Inter. Una sconfitta che ai nerazzurri rischia di far perdere ulteriore terreno dalla vetta della classifica. Dopo i rigori trasformati da Perisic e Immobile, ribalta il match proprio la rete di Felipe Anderson, quella condita dalla scena da far west di cui sopra. Il brasiliano è accusato di non essersi fermato nella costruzione dell’azione malgrado Dimarco fosse a terra infortunato. A quel punto l’Inter perde la testa e incassa anche il 3-1 firmato Milinkovic-Savic.
Sorride invece la sponda rossonera del Naviglio. Milan-Verona, gara incredibile a San Siro, succede di tutto. Si va al riposo con l’Hellas clamorosamente avanti per 2-0. Sul Diavolo pesano le tante assenze e le scelte sbagliate del tecnico Pioli. Gialloblu sul doppio vantaggio grazie ai gol di Caprari e di Barak su rigore. Nella ripresa è un altro Milan, anche perchè Pioli si riscatta azzeccando i cambi. Giroud, il peggiore in campo, accorcia le distanze; Kessie pareggia trasformando un rigore generoso. Il gol del sorpasso è un autogol: un “autogollonzo” di Gunter. Vano l’assalto finale del Verona, finisce 3-2 per il Milan che conferma di avere una rosa lunga e di qualità (nella foto la gioia dei rossoneri).
Rimonta Spezia, il 2-1 alla Salernitana vale tre punti salvezza. Al “Picco” i liguri dopo il gol di Simy nel primo tempo segnano con Strelec e Kovalenko nella ripresa. Una vittoria che salva anche la panchina di Thiago Motta. Partita bloccata, fino al primo gol. Lo Spezia ha imposto il suo gioco fin dall’inizio ma la compagine di Castori non si è limitata ad aspettare, puntando sul possesso palla e non sul solito lancio per Djuric o Simy, inedita coppia d’attacco. Ora prepariamoci al resto di uno spezzatino che terminerà soltanto lunedi, ovvero alla vigilia di un’altra tre giorni di Coppe europee. Calcio sempre più senza tregua.
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