Come il 24 aprile scorso alla Festa dell’Unità di Bologna, dopo una lunga contestazione è stato annullato il dibattito in programma alla festa dell’Unità di Ferrara con il ministro dell’istruzione Stefania Giannini. Nonostante i ripetuti appelli al dialogo, un centinaio di manifestanti, insegnanti e sindacalisti, non hanno sospeso la loro rumorosa protesta e il ministro ha dovuto rinunciare.
Gli organizzatori hanno infatti deciso di sospendere l’iniziativa convincendo il ministro Giannini a dare forfait e lasciare il luogo dell’incontro, in cui si doveva dibattere di scuola. La contestazione aspra e tesa al grido di “Vergogna”, dimissioni e altro ha raggiunto poco dopo le 22 il culmine con la decisione di sospendere tutto. “E non finirà qui – spiega Monica Fontanelli, insegnante dei Partigiani per la scuola – Saremo presenti a tutte le feste dell’Unità per sbugiardarli perché questo governo mente regolarmente, è il governo dei falsi annunci. Smascheriamo le loro bugie”.
In aprile un precedente simile quando la Giannini fu ‘cacciata’ dalla festa che il Pd aveva organizzato per celebrare i 70 anni della Liberazione da una ‘pentolada’ rumorosa fatta dai Cobas della scuola, cui risposero molti studenti, precari e anche qualche esponente della Cgil.
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