Una sentenza sconcertante è stata emessa dalla quarta sezione del Tribunale di Roma: l’ex direttore del Tg1 e attuale senatore di Forza Italia Augusto Minzolini è stato condannato a 4 mesi di reclusione per abuso d’ufficio. La vicenda riguarda la rimozione nel 2010 dalla conduzione del telegiornale delle ore 20 della giornalista Tiziana Ferrario (attualmente in servizio alla redazione di New York) e l’assegnazione ad altro incarico. Che a un direttore di telegiornale o di giornale non sia riconosciuta la discrezionalità nella attribuzione delle mansioni professionali è assurdo, a condizione che non venga mortificata, appunto, la professionalità del giornalista. Ma in tutti i tg sia della Rai sia di altre emittenti c’è un continuo avvicendamento di conduttori e nessuno ha mai sospettato che ciò mortifichi coloro che non appaiono più in video per periodi anche lunghi.
Però il legale della Ferrario (che attualmente svolge il ruolo di corrispondente della Rai da New York) ha aggirato l’obiezione trasferendo la vertenza dal Tribunale del lavoro a quello penale, adducendo come motivazione del trasferimento della giornalista dalla conduzione del tg come una “vendetta” di Minzolini perché aveva mosso rilievi sulla imparzialità del suo direttore nella formulazione delle notizie sul processo Mills in cui era implicato anche Berlusconi. Il pm Sergio Colaiocco ha sostenuto questa stessa tesi configurando per l’imputato il reato di abuso d’ufficio e chiedendone di conseguenza la condanna, che il Tribunbale ha accolto.
Recentemente la Corte di Cassazione ha reso definitiva un’altra condanna per Minzolini, quella a due anni e mezzo per peculato avendo utilizzato in maniera impropria la carta di credito che gli era stata fornita dalla Rai per le spese di rappresentanza.
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