Non si sa ancora quali ripercussioni quali effetti avrà la missione di due giorni che uno dei leader storici del M5s, oggi presidente della Camera, Roberto Fico, sta compiendo a Bruxelles. Sta di fatto che questa inaspettata “trasferta in Europa” cade in un momento cruciale per la definizione della manovra economica e mentre infuriano i continui botta e risposta tra esponenti dell’Unione europea e ed esponenti del governo giallo-verde di Roma, in prima fila il capo politico dei Cinquestelle Luigi Di Maio.
Sta di fatto che Fico ha colto l’occasione per ribadire una cosa, anche se già data per acquisita: alle prossime elezioni europee il Movimento correrà da solo, non farà alleanze (ovviamente neppure con il “socio” di governo Salvini).
Il presidente della Camera ieri ha incontrato il commissario agli Affari europei Moscovici; vedrà oggi il presidente della Commissione Ue Juncker. Alla vigilia della partenza Fico aveva scritto su Twitter che si recava a Bruxelles per “incontrare le istituzioni europee per portare la voce del nostro Pese, aggiungendo però che “l’Europa può avere un futuro se ha il coraggio di mettersi in discussione”. Ieri ha visto anche il presidente dei Socialisti e Democratici (S&D) al Pe, Udo Bullmann, limitandosi poi a commentare che “è stata una buona conversazione”.
Successivamente Fico ha scritto su Facebook: “Sono convinto che bisogna avere il coraggio di rifondare l’idea di Unione e recuperare il senso di comunità per dare nuove prospettive all’Europa. Ne ho parlato con il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici. Essere europeisti – gli ho detto – significa pensare un’Europa nuova, non più basata solo sugli indicatori attuali ma che consideri anche quelli sociali, come il livello di disoccupazione e il numero di persone che sono al di sotto della soglia di povertà. Da questo punto di vista gli interventi che un Paese mette in campo per contrastare la povertà sono fondamentali e sono connaturati all’idea stessa, originaria, di Europa – prosegue Fico -. Proprio su quest’ultima tematica c’è stata una condivisione con il commissario europeo. Penso che nelle prossime settimane grazie al confronto e a un’interlocuzione seria sui contenuti possiamo ottenere dei risultati utili sia per l’Italia che per l’Europa“.
A sua volta Moscovici, sempre su Facebook, ha commentato: “Discussione positiva con Roberto Fico: discorso europeista apprezzabile. Un primo contatto che ha permesso di capire meglio le rispettive posizioni. Più il clima sarà disteso, più il nostro dialogo potrà essere costruttivo”.
A conclusione della prima giornata di missione Fico ha incontrato i giornalisti. E, a domanda sul rischio che il Def risulti incostituzionale, ha dichiarato: “Io non vedo nessuna incostituzionalità nella nota di aggiornamento”.
Poi sull’incontro con Moscovici ha affermato: “L’incontro è stato senza dubbio costruttivo, si sente l’esigenza di abbassare i toni in generale, uscire tutti dalle dichiarazioni mediatiche ed entrare nella politica, perché nella politica ci sono margini di dialogo. Abbiamo messo al centro il dialogo e la cooperazione costruttiva, nessuno vuole attaccare nessun altro”.
“Non do lezioni al governo o alla commissione Ue – ha precisato Fico – ma penso che siccome anche il governo deve dialogare con l’Ue perché siamo in Europa e la Commissione deve dialogare perché è la Commissione che dovrà lavorare poi con il nostro governo, penso che se metti il dialogo al centro e gli obiettivi politici allora a quel punto tutto può andare per il meglio“.
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