di FABIO CAMILLACCI/ Il posticipo del lunedi che chiude la 33° giornata di Serie A sorride alla Roma. I giallorossi vincono 4-1 a Pescara, tornano a -8 dalla capolista Juve e consolidano il secondo posto in classifica. Il Napoli torna a -4. E dal “Monday Night” arriva anche il primo verdetto ufficiale del campionato 2016-17: il Pescara torna in B. Retrocessione ora aritmetica. Nel match dello stadio Adriatico, la Roma spreca tantissimo per 44 minuti, poi chiude i conti con Strootman, Nainggolan e la doppietta di Salah (nella foto: l’attaccante egiziano festeggia con Nainggolan). Troppa differenza di valori tra le due squadre, troppa distanza in ogni reparto: tecnico, tattico e motivazionale. Con un caso finale in casa Roma, il malumore di Dzeko per la sostituzione a 20 minuti dalla fine. Attaccante bosniaco furioso perchè avrebbe voluto segnare per piazzarsi al comando da solo nella classifica dei cannonieri.
Record di reti in questa giornata di campionato. Alla fine c’è voluto il gol della squadra del tecnico più offensivo tra i tecnici offensivi, Zeman, per festeggiare il sorpasso e centrare il record di reti in una sola giornata da quando la Serie A è tornata a 20 squadre. Quarantotto gol in 10 partite. Ovvero, media di 4,8 gol a partita (2,4 a squadra), come negli anni 40 in cui le difese erano difese per modo di dire e i gol arrivavano a grappoli su tutti i campi. Solo una squadra, il Genoa, non ha partecipato alla festa del gol; la Juventus capolista ringrazia. Ennesima conferma di un torneo mediocre.
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