di FABIO CAMILLACCI/ In tempi di pandemia e senza pubblico sugli spalti, continuiamo ad assistere a partite ricche di gol e colpi di scena. Il copione che va avanti dal campionato scorso completato in estate, si è confermato anche nel “Monday Night” della 5° giornata di Serie A. Al Meazza, spettacolare 3-3 tra Milan e Roma. In campo si è visto praticamente di tutto: sei gol, tanti errori da una parte e dall’altra, rigori inesistenti e polemiche. Complimenti ai giallorossi per non aver mai mollato: la squadra di Fonseca ha rimontato per ben tre volte un Diavolo che rimane capolista ma non riesce ad andare in fuga. Resta il pessimo approccio alle gare che ha la Roma da qualche partita; pronti via, e Milan in vantaggio.
Doppietta dell’intramontabile Ibrahimovic (il secondo su rigore). E sono tre doppiette consecutive per lo svedese. A segno anche Dzeko, Saelemaekers, Veretout e Kumbulla: secondo gol di fila per il 20enne difensore italo-albanese, dopo quello realizzato a Berna in Europa League giovedi scorso, che è valso la vittoria romanista in casa degli svizzeri dello Young Boys (nella foto: l’esultanza di Kumbulla). Stavolta la sua rete è valsa il pareggio alla Roma. Per il Milan, invece, si tratta del primo pari in campionato dopo 4 vittorie consecutive; anche se la striscia positiva si allunga a 22 gare.
L’imbattibilità milanista post-lockdown prosegue. E non potrebbe essere altrimenti perchè i rossoneri giocano un calcio semplice ed efficace, esaltato dalle giocate e dai movimenti di Ibra. Un calcio fatto di inserimenti letali da parte di tutti i giocatori, soprattutto da parte dei centrocampisti. Ha pesato l’assenza di Donnarumma fermato dal Covid-19. Il sostituto rumeno Tatarusanu non è stato all’altezza. Adesso la classifica in alto recita: Milan 13 punti, Napoli e Sassuolo 11, Inter 10, Juventus, Atalanta e Sampdoria 9, Roma e Verona 8. Tanto equilibrio.
La Roma torna a casa con un buon punto frutto di una bella prestazione. Una prestazione fatta soprattutto di carattere e di solidità mentale. Il pari finale rispecchia l’equilibrio visto in campo e alla fine è giusto. I giallorossi però hanno grossi problemi a centrocampo e in difesa. La mediana non fa filtro e i difensori vanno spesso in affanno, soprattutto perchè orfani di un uomo di esperienza come Smalling, fermo ai box per infortunio. Inoltre, gli interpreti della fascia destra non sono all’altezza. Stasera peraltro ha steccato anche Spinazzola a sinistra.
Gli errori di Giacomelli sui due penalty concessi condizionano la gara anche se non influiscono sul risultato finale. Entrambi i tiri dal dischetto assegnati dall’arbitro creano malumori in campo e tra i tifosi. Bennacer anticipa Pedro, Mancini non tocca Calhanoglu, eppure arrivano due penalty. Sbaglia molto anche l’addetto al Var Luigi Nasca che non corregge Giacomelli. Al 69′, Bennacer nella propria area va in anticipo su Pedro, il quale, nel tentativo di prendere il pallone, calpesta il piede dell’algerino. Il Var non dice nulla.
Errare umano, perseverare è diabolico. Passano 10′ esatti e al 79′ su un lancio in area giallorossa, il primo ad avventarsi sul pallone è Calhanoglu, Mancini prova ad anticipare l’ex Bayer Leverkusen ma il suo intervento è totalmente sballato: alza la gamba e non prende il pallone ma nemmeno il corpo del turco che però subito dopo cade a terra. Classico rigore di compensazione fischiato da Giacomelli. Quindi, errore reiterato e aggravato dal calcolo compensativo; anche stavolta il Var non interviene. Incredibile.
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