di FABIO CAMILLACCI/ Real Madrid pigliatutto in questo 2016: Champions League, Supercoppa Europea e Mondiale per Club. Senza dimenticare il Pallone d’Oro vinto da Cristiano Ronaldo, grande protagonista anche in Giappone. In tutto questo, le “Merengues” stanno dominando pure la Liga spagnola. Insomma, l’anno bisestile ha portato bene ai “Blancos” di Zinedine Zidane, giovane allenatore successore di Rafa Benitez tra mille dubbi. E invece Zizou si è rivelato un grande gestore di campioni oltre che un bravo tecnico (nella foto: capitan Sergio Ramos bacia la Coppa del Mondo per Club).
Un successo comunque sofferto quello del Real Madrid. Altro che partita a senso unico, i giapponesi del Kashima Antlers hanno lottato come in un manga e prima di lasciare al Real il Mondiale per Club hanno portato i campioni d’Europa ai tempi supplementari lottando fino alla fine. La squadra di Zidane alla fine si è imposta 4-2. Spagnoli in in vantaggio con Benzema. Poi l’incredibile doppietta di Shibasaki ha fatto sognare i nipponici. A quel punto è salito in cattedra lui: il Pallone d’Oro 2016, Cristiano Ronaldo. Hat-trick di CR7 e Real Madrid campione del mondo. Solo Pelé col Santos aveva segnato una tripletta in una finale di quella che una volta si chiamava Coppa Intercontinentale: era l’11 ottobre 1962, avversario di turno il Benfica. Se consideriamo anche l’Europeo vinto col Portogallo, il 2016 è stato un anno da incorniciare per Cristiano Ronaldo.
Un 2016 da sogno per le “Merengues”. Per il Madrid numeri straordinari quest’anno: 37 gare senza sconfitte, terzo trofeo su 4 nel 2016 e quinto alloro tra Intercontinentale e Mondiale per Club; staccato il Milan che ne ha quattro. Mentre Zidane diventa il quarto tecnico dopo Ancelotti e gli uruguaiani Cubilla e Mujica a vincere il trofeo da giocatore e da allenatore. Tre squadre della Liga, Real Madrid, Barcellona e Siviglia, hanno vinto le ultime 12 competizioni per club internazionali. Il dominio iberico continua.
La partita di Yokohama. Zidane recupera il capitano Sergio Ramos (fuori Nacho), Ishii fa due cambi rispetto alla semifinale. I giapponesi commettono 3 falli nei primi due minuti poi si rassegnano a un timore reverenziale che mette a proprio agio il Madrid, subito padrone del campo e della gara e in breve tempo in vantaggio: tiro di Modric che il 37enne portiere giapponese respinge male mandando la palla sui piedi di Benzema che da due passi segna il suo decimo gol stagionale, il quarto nelle ultime 3 gare del Madrid.
Riscossa nipponica. La squadra di Zidane a quel punto si rilassa, convinta di aver già chiuso la gara e inizia a guardarsi allo specchio compiaciuta. Per il Real Madrid solo un tiro di Benzema parato, poi alla fine del primo tempo un errore di Varane su cross di Doi da sinistra permette a Shibasaki di battere Keylor Navas con un sinistro incrociato per il pareggio. E dopo l’intervallo il miglior giocatore degli Antlers porta in vantaggio i suoi con un altro sinistro angolatissimo dai 18 metri dopo un pessimo rinvio di Ramos e una dormita di Lucas Vazquez in copertura.
Pareggio Real e tempi supplementari. Le “Merengues” assorbono bene lo shock e ricominciano a giocare; i giapponesi invece scompaiono senza difendere con grande grinta l’inatteso vantaggio. Tempo 6 minuti e Yamamoto travolge in area Lucas Vazquez mandando Ronaldo sul dischetto per il pareggio. Il Madrid continua a spingere e Sogahata compie tre belle parate su Benzema (gran partita del francese) e Ronaldo. Ma prima dei supplementari è Keylor Navas a salvare i suoi prima con un volo su Fabricio e poi con un’uscita su Kanazaki nel cuore dell’area. L’arbitro gazia Ramos evitandogli il secondo giallo, mano a lungo sul cartellino e cambio d’idea finale senza intervento ufficiale della Var, ovvero la moviola in campo. Infine, al 94′ brivido finale: Endo spreca un’occasione colossale calciando alto da 6 metri.
Overtime: CR7 show. Nei supplementari ci ha pensato il Pallone d’Oro a regalare l’ennesimo trionfo al Real Madrid. Ronaldo mette le mani sul “Mundialito” segnando due volte di sinistro servito da due tagli verticali perfetti e quasi identici di Benzema e Kroos, con Sogahata che gli nega il poker. Tra le due reti del portoghese anche una traversa di Suzuki che avrebbe significato il 3-3. Nel finale, CR7 lascia il posto a Morata per il quarto cambio del Real Madrid; già 4 cambi, altra novità introdotta in questo Mondiale per Club oltre alla Var. Real sul tetto del mondo.
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