di RAFFAELE CICCARELLI*/ Il Mondo può fare a meno dell’Italia? Ed è plausibile anche la domanda inversa? Non mi riferisco a consessi o contesti politici, in cui più di una volta ho visto l’Italia “sopportata” a causa dell’impresentabilità dei nostri politici, comunque bene accetta per l’innegabile peso storico-culturale, qui si grazie a rappresentanti che ci hanno dato, e ci danno, lustro. E sul quesito inverso, riferendoci al calcio, credo invece ad una mancanza minore, i tanti impegni presto ci proietteranno verso nuove avventure che, si spera, trasformeranno la nostra assenza in un brutto ricordo. Questi sono gli interrogativi che mi vengono in mente mentre mi accingo al sorteggio per i Mondiali di Calcio Russia 2018, competizione che, per la prima volta dopo sessant’anni, ci vedrà assenti.
Disastro azzurro. Inutile ribadire quanto già si sapeva sarebbe accaduto, con la caccia ai colpevoli che alla fine ne ha trovato uno giusto nel ct Ventura, purtroppo colpevole con le sue scelte cervellotiche che hanno fatto aggrovigliare gli Azzurri su loro stessi, fino a farsi eliminare dalla Svezia nei play off, l’altro “politico”, con il presidente Tavecchio “dimissionato” al di là di sue reali colpe. Niente di nuovo sotto il sole, questo è il nostro Paese, e allora meglio tuffarsi nel sorteggio di questi gironi che segnano il destino dei prossimi mondiali.
Il sorteggio per Russia 2018: l’urna sorride ai padroni di casa e non solo. Le mani di tanti campioni del passato, da Gary Lineker a Gordon Banks, da Diego Maradona a Laurent Blanc, al nostro Fabio Cannavaro hanno, infine, partorito gironi che, francamente, promettono di regalare poche emozioni visti i loro apparenti squilibri, con squadre che sembrano già designate a raggiungere gli ottavi senza grossi problemi. È il caso del gruppo B dove, al di là del fascino del derby iberico tra Spagna e Portogallo, poche possibilità sembrano avere Marocco e Iran; o del gruppo C, dove Australia e Perù non dovrebbero impensierire Francia e Danimarca; o ancora il gruppo G, con Panama e Tunisia a fare colore e folclore, ma a lasciare a Inghilterra e Belgio il passaggio del turno. Resta poi un mistero come la squadra di casa, in questo caso la Russia, riesca ad avere sempre sorteggi “morbidi”, perché questa Uruguay ci sembra lontana parente di quella di quattro anni fa, l’Arabia Saudita non dovrebbe creare problemi, per cui l’avversario reale dovrebbe essere l’Egitto di Momo Salah, cosa che dovrebbe consentire alla squadra cara a Vladimir Putin, non granché in verità, di poter andare tranquillamente agli ottavi.
I gruppi di Brasile, Argentina e Germania. Gruppo E e gruppo F dovrebbero avere protagoniste sicure Brasile e Germania, anche se qualche problemino lo potrebbero creare i rispettivi avversari (Svizzera, Costa Rica e Serbia per i primi, Messico, Svezia e Corea Sud per i secondi), il classico “girone della morte” dovrebbe essere quello dell’Argentina, che se la dovrà vedere con la solida Islanda, la fantasiosa Croazia e la misteriosa Nigeria, non propriamente una passeggiata della salute. Equilibrio, infine, promette pure il girone H, anche se Polonia e Colombia sembrano superiori a Senegal e Giappone. Alla fine, quindi, la prima fase sarà più che altro interlocutoria con qualche spruzzata di possibili sorprese, le emozioni inizieranno dagli ottavi in poi, con il fascino dell’eliminazione diretta. Sicuramente in Russia andrà in scena un Mondiale bello, ma di certo non così bello come poteva esserlo se ci fosse stato anche l’azzurro della maglia della nostra Nazionale.
*Storico dello sport
Tutti i gironi della prima fase del Mondiale di Russia 2018
Gruppo A: Russia, Arabia Saudita, Egitto, Uruguay
Gruppo B: Portogallo, Spagna, Marocco, Iran
Gruppo C: Francia, Australia, Peru, Danimarca
Gruppo D: Argentina, Islanda, Croazia, Nigeria
Gruppo E: Brasile, Svizzera, Costarica, Serbia
Gruppo F: Germania, Messico, Svezia, Corea del Sud
Gruppo G: Belgio, Panama, Tunisia, Inghilterra
Gruppo H: Polonia, Senegal, Colombia, Giappone
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