di MARIO MEDORI/ Clamoroso in Francia: Michel Platini è stato fermato dalla polizia transalpina per corruzione nell’ambito delle indagini sull’assegnazione del Mondiale 2022 in Qatar. La notizia arrivata dal sito francese Mediapart è stata poi rilanciata da tutti i media transalpini prima di trovare conferme anche da parte delle istituzioni. L’ex numero uno dell’Uefa si trova da stamattina (coi suoi legali) nei locali dell’Ufficio anticorruzione della polizia giudiziaria di Nanterre ed è attualmente sotto interrogatorio. Sotto interrogatorio anche Claude Gueant, che all’epoca dei fatti era segretario generale dell’Eliseo quando era presidente Sarkozy.
“Le Roi” si difende. In un comunicato diffuso dai media francesi, i collaboratori di Michel Platini scrivono: “Non ha assolutamente niente da rimproverarsi e afferma di essere totalmente estraneo ai fatti. Non si tratta in alcun modo di un arresto ma viene ascoltato come testimone, in una condizione voluta dagli inquirenti che permette di evitare che le persone ascoltate possano accordarsi fuori dalla procedura”.
La precedente denuncia di Michel e le parole di Blatter. Solo pochi giorni fa Platini accusava: “Contro di me un complotto di Tas e Fifa. Ora si puniscano i colpevoli. Non è rimasta in piedi nessuna accusa di corruzione o altro. Ho idee su chi mi abbia colpito ma non ho prove”. Si registra anche la dichiarazione dell’ex presidente Fifa Sepp Blatter: “Per me è una grandissima sorpresa, è una cosa di cui si era già parlato. Non so perché si torna all’improvviso su questa storia”. Blatter in un’intervista a L’Equipe ha parlato anche del ruolo determinante avuto dalla Francia nell’attribuzione dell’organizzazione dei mondiali 2022 al Qatar (nella foto a destra: Platini e Blatter).
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