A Melbourne nel 2007 c’era anche lui sul podio d’argento dell’ultima staffetta azzurra medagliata ai Mondiali. Sono passati otto anni e per la zampata vincente, l’Italia del nuoto può contare ancora su Filippo Magnini il quale, tornato in versione Superpippo, a 33 anni trascina la 4X100 stile a uno storico bronzo nella rassegna iridata di Kazan. All’esordio delle gare in vasca è dunque subito podio, in una giornata che aveva già regalato all’Italia un altro bronzo, quello con cui Tania Cagnotto, terza nel sincro misto con Micael Verzotto, chiude da protagonista il suo ultimo Mondiale (oro dal trampolino 1 m, bronzo da 3 m, bronzo nel sincro misto).
Magnini meglio della sua fidanzata. Filippo fa meglio di Federica Pellegrini (la sua staffetta chiude sesta con record italiano e pass per Rio 2016 però), e si va a prendere un bronzo che vale oro, il terzo podio iridato nella storia della staffetta azzurra dopo quella australiana (Rosolino, Calvi, Galenda, Magnini) e quella di Calì in Colombia, targata 1975. La quaterna di Kazan si apre con Luca Dotto che chiude sesto in 48″75; poi ci pensa Marco Orsi a recuperare fino al secondo posto (47″75); poi Michele Santucci tiene al quarto posto (48″48). Ma è Magnini (nella foto Filippo festeggia con gli altri staffettisti) che tira fuori uno dei tanti capolavori della sua carriera e con 47″55 firma il 3’12″53 davanti al Brasile, alle spalle della Francia di Manoudou (3’10″74) e della Russia (3’11″19).
Donne staffettiste ok. Storica anche la 4×100 donne con l’Italia tornata in una finale iridata dopo 10 anni e con la qualificazione olimpica ottenuta: il 3’37″16 è record nazionale (oro all’Australia, argento all’Olanda e bronzo agli usa). Federica Pellegrini raggiante: “Gli obiettivi sono stati raggiunti. Un ingresso in finale che mancava da anni e un record italiano battuto mi rendono orgogliosa. Poi ho avuto buone sensazioni in vasca e, in previsione dei prossimi giorni e delle prossime gare sono ottimista”.
Festa per i ragazzi della 4×100. E’ ormai lontana “quell’aria irrespirabile” che aveva inquinato l’acqua ai Giochi di Londra dove si era alzata la rivolta dei velocisti proprio contro il capitano: sotto accusa la love story con la Pellegrini e il gossip a seguire (“qui si fa audience sulle nostre spalle”, lo sfogo di allora). A Kazan lo strappo è più che ricucito e tutti ora incensano il veterano dei Bad boys. Dotto commenta: “Grande il nostro capitano è una medaglia che inseguivamo da anni, ci era sfuggita per poco, stavolta non abbiamo sbagliato nulla”. Il numero uno con la frazione a chiudere è stato proprio Super Pippo che adesso si gode la medaglia: “Sono contento perchè ho sempre pensato che questa fosse la staffetta più forte e che ha raccolto meno di tutte. Non potevamo chiedere di meglio. Chi ben comincia è a metà dell’opera, questa medaglia ha già galvanizzato l’ambiente”.
Terza medaglia per Tania Cagnotto. La tavola del trampolino regala un’altra gioia alla Cagnotto che lascia Kazan da vera regina: sale sul podio anche nella prova mista sincro con Verzotto, portando così a dieci le medaglie iridate in otto rassegne disputate e coronate in Russia proprio dal titolo che le mancava. L’azzurra è felicissima: “È il mondiale più bello della mia carriera, meglio di così non potevo chiudere. Bisogna saper smettere al momento giusto e penso sia arrivato”. Per gli azzurri della piscina il mondiale di Kazan invece è appena cominciato.
Settebello ai quarti di finale. L’Italia della pallanuoto batte il Canada 8-2 e si qualifica ai quarti di finale dove affronterà i campioni del mondo e vice campioni d’Europa dell’Ungheria il prossimo 4 agosto. A regalare il successo agli azzurri (parziali 2-0, 1-1, 2-1, 3-0) le marcature di Giorgetti e Gitto, autori di una doppietta, Velotto, Figlioli, e i centroboa Aicardi e Baraldi. Bravo il Settebello a controllare la partita, anche nelle fasi più lente, e a far sembrare il Canada poca cosa. Buona prestazione difensiva, 2/8 in inferiorità e due rigori parati da capitan Tempesti, coi nordamericani incapaci di segnare negli ultimi 11’34, e in superiorità numerica, 4/7. Parte in sordina l’incontro con le due formazioni in fase di studio, ci provano da fuori Graham e Kudaba per il Canada. Al quinto Gitto apre le marcature trasformando la prima superiorità numerica. Giacoppo commette fallo grave ma Tempesti stoppa la bomba da fuori di Mcelroy in extraman. Presciutti in controfuga prova ad ipnotizzare Randall, ma è Giorgetti a 20″ dal termine a raddoppiare con alzo e tiro perentorio alla destra del portiere.
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