Morta la donna coinvolta a Milano nello scontro tra un filobus e un camion dell’azienda di raccolta dei rifiuti. Inchiesta sull’incidente

È morta la donna rimasta coinvolta sabato in uno scontro a Milano tra un filobus dell’Atm e un camion per la raccolta rifiuti dell’Amsa in cui sono rimaste ferite altre undici persone. Atm “nell’apprendere che la passeggera gravemente coinvolta nell’incidente stradale di ieri è deceduta – sottolinea l’azienda trasporti -, esprime la sua profonda vicinanza ai familiari in questo momento di grande dolore”.

Sarebbe stato il filobus dell’Atm a non rispettare il semaforo rosso e a causare lo scontro con un camion per la raccolta rifiuti dell’Amsa in cui è morta una donna e altri sono rimasti feriti. “Dalla ricostruzione della dinamica emerge che il filobus non abbia rispettato la precedenza semaforica”, scrive Atm che “ha già aperto un’indagine interna ed è pronta a prendere tutti gli opportuni provvedimenti. Atm “è impegnata da subito a fornire tutto il supporto necessario alla famiglia colpita da questo grave lutto”.

I familiari della donna di 49 anni hanno dato il consenso alla donazione degli organi, come riferiscono fonti del Policlinico del capoluogo lombardo, dove era ricoverata. La donna era stata sbalzata dal filobus durante l’incidente. Soccorsa, le sue condizioni, anche questa mattina, erano apparse gravissime e irreversibili. Complessivamente nell’incidente sono rimaste coinvolte 18 persone, 12 delle quali sono state trasportate in ospedale e sei medicate sul posto.

Il conducente del camion dell’Amsa, invece, è rimasto incastrato nell’abitacolo ed è stato estratto dai vigili del fuoco: ha probabilmente un femore fratturato. Altri passeggeri sono ricoverati in vari ospedali milanesi per contusioni, altri ancora sono stati soccorsi per stati d’ansia. Due minori sono stati medicati sul posto e affidati ai genitori.

“Oggi non è una giornata semplicissima”, ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, arrivando alla Scala per la Tosca che inaugura la stagione e aggiungendo: “Sono cose che ti fanno sentire impotente”.

Le indagini degli agenti della Polizia locale di Milano partiranno dalle testimonianze dei conducenti, che si trovano in ospedale e dalle analisi delle telecamere della zona per essere raccolte in una relazione alla Procura che ipotizzerà perlomeno il reato di lesioni colpose a carico dei conducenti.

L’incidente, che vede coinvolto un mezzo pubblico, è l’ultimo di una serie di disfunzioni e incidenti che hanno funestato un 2019 piuttosto ‘nero’ per i trasporti milanesi. Soprattutto brusche frenate in metro che hanno causato feriti e contusi. L’ultima ieri sera alla stazione della centralissima piazza San Babila su convoglio della linea Rossa: 15 le persone coinvolte; 8 valutate sul posto dal personale del 118 e altre sette state trasportate al pronto soccorso. “No alla caccia ai colpevoli, ma sì alla definizione delle responsabilità e soprattutto delle soluzioni”, ha spiegato Sala. “Ho chiesto una relazione esaustiva ad Atm – ha aggiunto – che coinvolga anche i produttori degli impianti e dei treni”. “In questo caso, non mi voglio sbilanciare troppo, ma ho la sensazione che sia un problema derivante dai treni – ha proseguito il sindaco -. Detto ciò il tema non è scaricare la croce addosso a qualcuno, ma capire dove stanno i problemi perché una soluzione che metta in garanzia il sistema va trovata”.

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