Abbattuto il jet su cui viaggiava il leader della Wagner. Muore anche il vice Utkin. Gli uomini della brigata minacciano rappresaglie verso il Cremlino

di SERGIO TRASATTI/ In Russia un aereo con a bordo 10 persone è precipitato nella regione di Tver, tra Mosca e San Pietroburgo. Secondo Rosaviatsia, l’agenzia federale del trasporto aereo russo, il fondatore della brigata Wagner Evgeny Prigozhin era nell’elenco dei passeggeri assieme al suo vice nella gerarchia della Wagner, Dmitry Utkin. Sarebbero morti entrambi e i loro cadaveri identificati. Secondo i servizi di emergenza russi: “Non ci sono superstiti”. Il business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea russa.

Sono stati recuperati tutti e dieci i corpi. Il canale Telegram Grey Zone, vicino alla Wagner dice: “Il capo del Gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota Prigozhin è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all’Inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia”. Secondo i canali russi su Telegram, però, un secondo aereo privato di Prigozhin, un Embraer ERJ-135BJ Legacy 650 con il numero RA-02748, è atterrato all’aeroporto moscovita di Ostafyevo dopo l’abbattimento dell’altro jet. E anche il canale ufficiale della Wagner, pur non sbilanciandosi, conferma la presenza del secondo aereo e chiarisce: “Nonostante molti canali scrivano che Prigozhin è morto, avrebbe potuto volare sull’altro aereo”.

Le notizie diffuse dalle varie fonti. Diversi membri del gruppo paramilitare, su chat pubbliche e private di Telegram, affermano: “Prigozhin e Utkin sono effettivamente deceduti nello schianto aereo”. A confermalo è anche il rappresentante dell’amministrazione della regione di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov. A bordo del velivolo viaggiavano sette passeggeri, tra cui ci sarebbero anche altri vertici Wagner, e tre membri dell’equipaggio. Il Comitato investigativo della Federazione Russa ha avviato un procedimento penale sulla base di un reato ai sensi dell’articolo 263 del codice penale nazionale: “Violazione delle norme sulla sicurezza stradale e funzionamento del trasporto aereo”. Sul posto è intervenuta una squadra investigativa che dovrà stabilire le cause dell’incidente.

Le persone decedute nell’abbattimento dell’aereo. L’agenzia federale del trasporto aereo russa ha pubblicato la lista ufficiale dei passeggeri del jet caduto. Ecco tutti i nomi, tra cui Prigozhin: Propustin Sergej, Makaryan Evgeniy, Totmin Alexandr, Chekalov Valeriy, Utkin Dmitrij, Matuseev Nikolaj, Prigozhin Evgeniy. I membri dell’equipaggio morti invece sono: Levšin Aleksei, comandante; Karimov Rustam, copilota; Raspopova Kristina, assistente di volo. Chekalov, ex uomo d’affari, era un altro vice capo del Gruppo Wagner e associato alle strutture commerciali di Prigozhin, nonché presunto responsabile del servizio di sicurezza della milizia. Totmin è invece un miliziano che ha combattuto in Sudan, mentre Propustin un lanciatore di granate.

I fatti. L’aereo precipitato vicino a Tver è scomparso dai radar 26 minuti dopo il decollo. Alle 17:54 russe (18:54 italiane) il jet è partito da Sheremetyevo a Pulkovo. All’improvviso però la traccia è scomparsa dal radar e l’equipaggio non ha risposto alle molteplici chiamate del centralinista. Secondo testimoni oculari, lo schianto è avvenuta alle 18:22 russe (19:22 in Italia) e l’aereo è caduto senza un’ala. Il canale Telegram Grey Zone riferisce inoltre che prima dell’abbattimento dell’aereo, i residenti della zona hanno segnalato due raffiche caratteristiche della contraerea e questo è confermato dalle scie nel cielo in uno dei video pubblicati dalla stessa pagina, oltre che dalle parole dei testimoni oculari diretti.

Il nuovo comandante della Wagner. Sembra ormai inevitabile che i miliziani Wagner saranno guidati da Andrej Troshev, detto “Sedoi” che in russo significa “capelli grigi”. L’ex colonnello dell’esercito russo in pensione, e attualmente alto comandante della Wagner, era stato già indicato da Vladimir Putin come sostituto di Prigozhin in seguito alla “marcia su Rostov” compiuta a giugno dal gruppo paramilitare in aperta rivolta contro il Cremlino. Troshev figura nell’organigramma della compagnia paramilitare come direttore esecutivo capo dello staff, oltre che come membro fondatore del gruppo. In carriera ha combattuto e comandato divisioni in Siria, Afghanistan e Cecenia. La morte violenta di Prigozhin e Utkin ha scatenato l’ira di molti sostenitori e i canali Telegram del Gruppo Wagner. Praticamente tutti chiedono una seconda marcia della giustizia contro Mosca, per vendicarsi dei traditori.

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